Il parlamentare regionale saccense Matteo Mangiacavallo condivide le preoccupazioni espresse dal Comitato in relazione all’esito, infruttuoso, del bando per la privatizzazione delle Terme scaduto il 20 luglio scorso e senza che siano stati prorogati i termini, nonostante le ampie rassicurazioni che in tale direzione erano invece arrivate dagli stessi uffici regionali. Il deputato saccense si dice rammaricato soprattutto per l’esclusione, ancora una volta della città di Sciacca da una scelta fondamentale nell'ambito del percorso di salvaguardia e valorizzazione del complesso termale portato avanti dalla Regione. Matteo Mangiacavallo non entra nel merito della scelta operata da Musumeci e Armao, ma evidenzia come la stessa andava condivise con la città e non annunciata solamente a bando scaduto. Anche Mangiacavallo, infatti, rivendica la centralità di Sciacca nelle decisioni che riguardano il futuro delle sue terme. In relazione alle ipotesi ventilate negli ultimi giorni, il deputato regionale di Attiva Sicilia ritiene che quella del Partenariato Pubblico e Privato dovrebbe rappresentare una seconda fase, da attuare solo dopo aver perseguito con esito negativo il tentativo di integrale privatizzazione della gestione e valorizzazione del complesso termale di Sciacca. Fondamentale, comunque, è il coinvolgimento della città, ragion per cui anche Matteo Mangiacavallo ha chiesto a Musumeci e Armao di convocare al più presto un incontro sul futuro delle Terrme di Sciacca.