i paesaggi agrari tradizionali che ricoprono un elevato interesse culturale ed ambientale, contenere i fenomeni di erosione e quelli di dissesto idrogeologico innescati a seguito dell'abbandono dei territori. Questo è quanto prevede una nuova misura del Piano di Sviluppo Rurale in Sicilia 2014-2020. Nel dettaglio, i finanziamenti vanno nella direzione del recupero dei terrazzamenti in stato di degrado, con ripristino dei muretti a secco; recupero di piante di interesse storico e paesaggistico con tagli di ricostituzione; piantumazioni o interventi di recupero dei versanti per contrastare l'erosione ed il dissesto idrogeologico. Questi sono alcuni degli interventi che sarà possibile eseguire.
Soddisfatto l'assessore regionale al ramo Edy Bandiera, per una misura che interesserà in parte anche il territorio dei Nebrodi. Attraverso un apposito registro, si cercheranno di identificare e catalogare, inoltre, i paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, le pratiche e le conoscenze tradizionali correlate, tenendo conto sia di valutazioni scientifiche, sia dei valori che sono loro attribuiti dalle comunità, dai soggetti e dalle popolazioni interessate. "L'iscrizione al Registro Nazionale dei Paesaggi rurali Storici - afferma l'assessore per l'Agricoltura Edy Bandiera - determina una serie di vantaggi per i territori candidati, quali la possibilità di collegare a particolari forme di agricolture tradizionali fondi riservati all'interno dei PSR e la promozione degli stessi per un turismo culturale di tipo enogastronomico, collegato alle peculiarità paesaggistiche e agrarie. Adesso, aggiunge Bandiera, massima attenzione al completamento delle procedure, per fa sì che le risorse giungano prima possibile ai territori interessati". Una misura che va ad aggiungersi alle altre attualmente aperte che hanno il compito di rilanciare l'agricoltura siciliana e dare una boccata d'ossigeno alle piccole e medie aziende del settore.