È il secondo rinvenimento dell'esemplare della specie protetta ormai senza vita nel litorale agrigentino, dopo l'episodio avvenuto a Torre Salsa di poco tempo fa. In entrambi i casi si tratta di animali uccisi a causa di comportamenti scorretti dei pescatori; spesso, infatti, a parte gli impatti con le cinghie o le eliche delle imbarcazioni, le tartarughe vengono catturate per sbaglio, abboccando, ad esempio, ad un amo da palamito. È quello che è successo alla tartaruga rinvenuta a Giallonardo, morta perchè i pescatori che avevano lanciato l'esca in mare, una volta abboccata la tartaruga, non hanno portato l'esemplare in Capitaneria per estrarre l'amo e curare l'animale, ma hanno tagliato la lenza lasciando la Caretta Caretta in mare in balia del proprio destino. Solitamente, in questi casi, la tartaruga perde la vita perchè non riesce più a nutrirsi. Tutto questo, però, può essere evitato. Se gli animali catturati accidentalmente vengono prontamente consegnati alle autorità marittime o ai centri di recupero attrezzati, solitamente possono, in pochi giorni o settimane, essere curati con piccoli interventi e introdotti nuovamente nel loro habitat naturale senza conseguenze. Purtroppo non tutti i pescatori hanno questa accortezza ed a causa loro circa 40 mila esemplari, ogni anno, perdono la vita in tutto il Meditteraneo. Non bisogna, certo, fare di tutta l'erba un fascio: grazie, infatti, alle campagne di sensibilizzazione portate avanti dal Wwf e dalle associazioni ambientaliste, i pescatori sono informati sui comportamenti da adottare in caso di cattura accidentale di una tartaruga e c'è chi li mette in atto. Intanto, a Sciacca, a partire da Ferragosto saranno incrementati i turni di sorveglianza all'unico nido scoperto quest'anno nel litorale, a Capo San Marco. Non si sa con certezza quando sia avvenuta la deposizione, ma la schiusa dovrebbe avvenire, su per giù, da metà agosto in poi. Sta volgendo al termine, invece, la fase di monitoraggio delle tracce di tartarughe nelle spiagge, che solitamente si svolge da maggio a luglio: sarà quindi difficile che nei prossimi giorni venga scovato un nuovo nido.