E' stata per esempio la prima regione ad autorizzare la riapertura delle discoteche, e adesso sono proprio le discoteche e locali pubblici simili quelli che dovranno fare i conti con le nuove restrizioni. La nuova ordinanza del presidente Musumeci, dopo la minaccia di tornare a chiudere di nuovo tutto a seguito dei contagi da coronavirus in aumento, non si è fatta attendere ed è arrivata proprio alla vigilia di Ferragosto. E' stata emanata ieri e prevede controlli e ingressi limitati nei locali e negli esercizi pubblici, con sanzioni fino al massimo previste per i trasgressori, ma anche misure sanitarie speciali per contrastare il diffondersi del virus tra i migranti sbarcati in Sicilia. Nelle discoteche e negli esercizi pubblici similari, sono vietati gli eventi al chiuso, mentre per quelli all'aperto si fa riferimento alle linee guida recepite dal Dpcm e predisposte dalla Conferenza delle Regioni, individuando i principi di distanziamento, l'obbligo della mascherina e la riduzione della capienza massima per garantire il distanziamento previsto nelle aree destinate al ballo. Dunque, sono vietate tutte le attività esercitate al chiuso in sale da ballo, discoteche e locali simili. Per l’esercizio di attività all’esterno, ciascun locale non può tendenzialmente ospitare oltre il 40% dell’afflusso di pubblico normalmente autorizzato. Le medesime disposizioni si applicano anche se l’attività di ballo è offerta dagli esercenti l’attività di ristorazione, somministrazione di bevande, pizzerie, lidi ed ulteriori esercizi commerciali. Gli utenti dovranno sempre indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno. I sindaci, con propria ordinanza, hanno il potere di inibire l'esercizio di ciascuna attività in caso di mancato rispetto delle prescrizioni. In ogni caso, la nuova ordinanza invita le Prefetture e i sindaci a predisporre controlli nell'ambito delle rispettive competenze e prevede il massimo delle sanzioni amministrative per i trasgressori delle disposizioni. Inoltre, per le serate del 14 e 15 agosto, per agevolare l'organizzazione di controlli adeguati da parte delle autorità di pubblica sicurezza, Musumeci ha disposto l'obbligo di comunicazione entro le 48 ore antecedenti all'evento per gli esercenti delle attività destinate al ballo e con afflusso di pubblico numeroso. Un articolo dell'ordinanza è poi dedicato all'emergenza migranti. Niente tendopoli per ospitare i migranti e in caso di altre strutture individuate dal governo centrale, serve la preventiva idoneità della locale Asp. La dura misura tiene conto dell'elevata incidenza dei soggetti positivi al Coronavirus tra le persone sbarcate nel territorio siciliano che è determinata, in larga parte, dalla promiscuità dei luoghi di partenza e di accoglienza, con l'effetto di un rapporto proporzionale assai superiore alla media regionale tra il numero complessivo dei soggetti interessati e quelli risultati positivi. Nelle more dell'eventuale sottoscrizione di un protocollo di sicurezza sanitaria tra il Ministero dell'Interno e la presidenza della Regione Siciliana, chiesto più volte dallo stesso governatore, nell'ordinanza viene disposto l'obbligo del tampone su ogni migrante sbarcato. E' prevista inoltre un'adeguata profilassi sanitaria con visita medica di tutti i soggetti interessati. Il divieto di allestire o utilizzare tensostrutture è determinato dai frequenti episodi di fuga dei migranti e dalla pericolosa promiscuità che si determina fra gli stessi ospiti, con gli assembramenti. I luoghi destinati alla quarantena dei migranti, invece, saranno definiti solo dopo il parere dell'autorità sanitaria che dovrà verificare la conformità dei siti alle regole di prevenzione del contagio e distanziamento interpersonale.