Si tratta dei dati comunicati dal sistema regionale alla Protezione Civile e resi noti attraverso il report quotidiano del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanita’. Due dei nuovi casi di Covid- 19 si registrano in provincia di Agrigento, e precisamente nella città dei Templi e a Santa Elisabetta. Nel primo caso si tratta di un giovane agrigentino che non presenta particolari sintomi. Nel comune di Santa Elisabetta si tratta di un uomo proveniente dall’estero, giunto in città per le ferie estive; l’uomo, che presenta una sintomatologia abbastanza seria, si trova ricoverato presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale Santa Elia di Caltanissetta. In entrambi i casi, a dare notizia dei nuovi soggetti risultati positivi al coronavirus sono stati i sindaci, Lillo Firetto e Mimmo Gueli, che ne hanno approfittato per raccomandare alle proprie comunità massima prudenza e un grande senso di responsabilità, in un momento sicuramente critico per la Sicilia sul fronte dell'aumento dei contagi, anche se sono i migranti che continuano a sbarcare sulle coste siciliane a far salire il numero dei dati riferiti alla regione. Nel dettaglio, sul fronte dei ricoveri, sono attualmente 50 i soggetti ricoverati e fra questi 44 si trovano in ospedale con un incremento di 5 ricoverati in più mentre restano 6 quelli in terapia intensiva. Sono ad oggi 488 le persone in isolamento domiciliare mentre salgono a 538 gli attuali positivi al Covid-19 nell’isola. Sono 3.574 le persone che fino ad oggi hanno avuto diagnosticato il contagio in Sicilia. Per fortuna, resta immutato il numero dei decessi, fermo a 284. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 2.860 e 299.393 quelli eseguiti in totale dall’inizio dell’emergenza. Numeri, quelli dei nuovi positivi nelle ultime 24 ore, che hanno fatto scattare un nuovo giro di vite in Sicilia nel contrasto alla diffusione del Coronavirus. Il presidente della Regione Nello Musumeci, come si apprende da fonti di Palazzo d’Orleans, ha pronta un’ordinanza con la quale si impongono misure di controllo sanitario su quanti rientrano da Malta, dalla Spagna e dalla Grecia. Ieri sera, in un colloquio con il ministro dell’Interno, il governatore siciliano ha rappresentato la gravità della situazione dei migranti nell’isola, ribadendo la netta contrarietà alla realizzazione di qualsiasi tendopoli e la soluzione, da sempre proposta, di navi in rada per la quarantena e di rinforzi con i militari dell’esercito. Proposte che rimangono al vaglio del governo nazionale.