in queste ore, immaginare che dopo il caso della diciottenne rientrata dalle vacanze in Croazia e risultata positiva al Covid 19 prima o poi non vengano fuori altre situazioni simili a Sciacca. A partire dai possibili contagi avvenuti tra i compagni di viaggio o i parenti più stretti della ragazza. Inoltre da giorni circolano le voci più incontrollate su possibili ulteriori presunti contagiati tra ragazzi provenienti da Malta. Voci al momento prive di conferma. Ma è una situazione generale, quella che si è venuta a creare, quanto meno di rischio oggettivo, che si inserisce in una curva epidemiologica che a tutti i livelli, dalla Sicilia al resto d'Italia, sta suscitando fortissime preoccupazioni, con un Coronavirus che (statistiche alla mano) adesso sembra avere preso di mira gli under 40. Molti dei quali sono quelli che non sono proprio riusciti a resistere alla tentazione di farsi la vacanza, in un momento in cui la battaglia contro il virus è tutt'altro che vinta.
Il sindaco di Sciacca Francesca Valenti, al pari di tutti i suoi colleghi siciliani, nelle scorse ore ha emanato l'ordinanza richiesta dal nuovo provvedimento firmato dal presidente della Regione Nello Musumeci (il quale, a sua volta, ha fatto seguito al decreto del ministro Roberto Speranza, che ha chiuso le discoteche). Col nuovo provvedimento si stabilisce che i siciliani, o anche i non siciliani che comunque, dallo scorso 14 agosto siano rientrati dai territori di Grecia, Malta e Spagna, o che dagli stessi territori abbiano soltanto transitato, debbano non solo osservare la quarantena, ma anche registrarsi sul sito internet www.siciliacoronavirus.it, informare il proprio medico, l'Asp e il proprio comune ed essere sottoposti a tampone. È previsto anche che queste persone vengano prese in carico dalle cosiddette USCA, Unità Speciali di Continuità Assistenziale, con operatori che intervengono ed effettuano tamponi e cure direttamente a domicilio. La macchina organizzativa dunque si sta rimettendo in funzione, e questo puo' aiutare a spiegare i problemi che ci sono stati segnalati di un'altra giovane saccense, giunta dalla Spagna, che ha faticato oltremisura per essere sottoposta a tampone presso il servizio di medicina del territorio che gestisce la questione all'ospedale di Sciacca.
In ogni caso la nuova ordinanza impone la necessità che si indossi la mascherina nei luoghi pubblici e aperti al pubblico e in tutte le occasioni di contatto con soggetti estranei al proprio nucleo familiare. Il Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente valuterà di sottoporre tali i soggetti a tampone rino faringeo o a test sierologico, in ragione dell'evolversi del quadro epidemiologico nel territorio di provenienza. C'è poi l'obbligo, dalle 18 alle 6, di usare la mascherina negli spazi pubblici (piazze, vie, lungomari e così via), negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, così come è obbligatorio usare la mascherina in tutti i locali, uffici, esercizi in luoghi chiusi aperti al pubblico.
E' inoltre vietata ogni forma di assembramento ed è fatto sempre obbligo di mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro, così come sono sospese, all'aperto o al chiuso, le attività di ballo che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive, discoteche, sale da ballo, locali assimilati destinati all'intrattenimento, altri luoghi aperti al pubblico. E visto che a Sciacca le discoteche non ci sono, evidentemente è vietata ogni sorta di festa che preveda contatti ravvicinati sulle note di hit estive anziché no. Insomma: niente movida, perché la situazione è di rinnovata emergenza. Si pensava che il peggio fosse passato, e invece i numeri rivelano una situazione assai diversa, quella che ieri ha denunciato una quarantina di nuovi casi di Covid-19. Appena 5 i migranti, dunque sono 34 i contagi che fanno riferimento a siciliani e fra questi altri 10 fanno parte del cosiddetto cluster maltese dunque di rientro da quell'isola. Il numero delle persone ricoverate sale a 56, fra queste sono 51 le persone che necessitano di ospedalizzazione in regime ordinario mentre restano 5 quelle ricoverate in terapia intensiva. Si registra una nuova vittima nell'isola a distanza di settimane dall'ultimo decesso: si tratta di un anziano catanese. Sono invece sette i passeggeri del bus Palermo-Trapani positivi al coronavirus. In settanta hanno viaggiato, dal 27 luglio al 6 agosto, insieme ad un passeggero contagiato. Tra di loro anche due operatori sanitari del Policlinico di Palermo.