amministrativo che ha autorizzato l'assessorato regionale all'Istruzione a trasferire agli Ersu siciliani la somma di oltre 7 milioni di euro, destinata alla liquidazione dei contributi straordinari a favore degli studenti fuori sede che ne avevano fatto richiesta, a seguito di apposito bando, nella scorsa primavera. Si tratta di un intervento straordinario disposto, su iniziativa del presidente Musumeci e dell'assessore Lagalla, per compensare gli studenti siciliani fuori sede delle maggiori spese, infruttuosamente sostenute nel periodo di lockdown, periodo in cui tutte le università sono state chiuse. Oltre a sbloccare questi fondi, la Regione Siciliana ha autorizzato la spesa di 5 milioni di euro a favore delle Università di Catania, Messina e Palermo, destinati a contratti aggiuntivi, oltre quelli ministeriali, per le scuole di specializzazione di area medico-chirurgica. Si tratta di 43 contratti che privilegiano, in particolare, le specialità connesse all'urgenza ed emergenza sanitaria e, in relazione alla pandemia da Covid 19, quelle riguardanti le malattie infettive e le discipline epidemiologiche. Non è tutto, poiché l'assessorato ha, altresì, pubblicato, a favore di tutti gli Atenei siciliani, il bando per il potenziamento dei dottorati di ricerca.
Si tratta di un intervento di altri 3 milioni di Euro che destina borse di studio aggiuntive, ciascuna del valore complessivo di circa 60 mila euro e di durata triennale, ai corsi di dottorato che le università siciliane hanno bandito per l'anno accademico 2020-2021. Esse saranno attribuite ai singoli Atenei in proporzione al numero degli iscritti. La fruizione delle borse regionali comporterà anche l'obbligo di un periodo di ricerca all'estero, variabile da tre a sei mesi, al fine di favorire i processi di internazionalizzazione degli studi. Si tratta, quindi, di un totale di 15 milioni di euro che la Regione destina al mondo dell'istruzione e della specializzazione. Soddisfatto l'assessore al ramo Roberto Lagalla che parla di come sia “necessario puntare sulla formazione del capitale umano e, in generale, sulla competitività dei giovani, anche a livello internazionale».