I dati sono contenuti nel quotidiano bollettino diffuso dal Ministero della salute.
Il numero delle persone ricoverate resto identico a ieri: 60, fra queste sono 54 persone in regime di ricovero ordinario e restano 6 quelle ricoverate in terapia intensiva.
Sul fronte dei tamponi sono solo 2.406 quelli eseguiti nelle ultime 24 ore che portano il totale a oltre 313mila nell'intero periodo.
I 13 nuovi positivi al Covid19 sono 4 a Ragusa, 4 a Catania, 3 a Messina, 1 a Caltanissetta e 1 Enna. Di questi 5 sono stati a contatto con persone che sono tornate da un viaggio a Malta. I guariti sono 9: 7 a Catania e 2 a Ragusa.
Intanto è stato appurato che l'età dei contagiati dal coronavirus si è abbassata: se nei primi mesi della pandemia emergevano nella grande maggioranza i casi registrati in persone anziane, adesso le infezioni sono rilevate soprattutto nei giovani, tanto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) rileva che a spingere la pandemia sono i contagi che avvengono fra chi ha da 20 a 40 anni. La guardia deve quindi restare alta, considerando i rischi per le fasce d'età più vulnerabili.
Alla luce dei dati in Sicilia, all'interno di statistiche che vedono che ogni tre persone positive una corrisponde a un migrante (con una condizione assolutamente monitorata), l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in un'intervista al Giornale di Sicilia ha escluso il ricorso a nuove misure restrittive.
"Durante il picco di aprile – ha detto Razza - i positivi che poi finivano ricoverati in ospedale erano il 30% mediamente, oggi siamo intorno al 10%. Vuol dire che siamo in grado di intercettare i contagiati in tempo, evitando che contagino a loro volta e che si aggravino le loro condizioni di salute prima di intervenire con le cure". Dunque per Razza serve solo il rispetto delle regole. "Degli attuali 722 positivi ben 241 sono migranti sbarcati sulle nostre coste. In più ci sono 54 persone arrivate da Malta, uno dei centri più a rischio, e altre 40 persone rientrate da varie mete estere. In pratica, i positivi non sono siciliani. Si può dire che i guai per noi arrivano da fuori. I casi di siciliani che hanno contratto il virus qui sono la minima parte".