Mancano ancora due lunghi anni alla scadenza dell'attuale consiliatura a Sciacca, eppure è indubitabile (e non certo solo a seguito delle dichiarazioni di ieri fatte al nostro telegiornale da Ignazio Messina), come la campagna elettorale sia già sostanzialmente iniziata, in uno scenario che vede nuovamente (come altre volte in passato) l'ex sindaco scendere in campo quasi per primo, stavolta con l'idea di un progetto civico tuttora in fieri che oltrepassi gli schieramenti ideologici. Un progetto civico, quello annunciato da Messina, che si propone di amministrare con una formazione fatta di professionisti e classe dirigente (di destra, di sinistra e di centro) che guardi ad affrontare in maniera convinta e concreta le emergenze cittadine. Ancora una volta, abilmente, bisogna riconoscerlo, Messina rifugge dal linguaggio del politichese, cercando di solleticare l'orgoglio di una Sciacca rassegnata, pur nella indiscutibile consapevolezza che amministrare un comune è operazione difficile. Nelle ore in cui si è appreso che il comune è in pre-dissesto, sullo sfondo del dibattito c'è ancora la questione squisitamente politica, quella che vede Francesca Valenti sostanzialmente all'angolo, con un numero sempre più risicato di sostenitori e con un aumento vertiginoso di insoddisfatti, come quelli che considerano l'amministrazione Valenti un monocolore del Partito Democratico nelle mani del parlamentare regionale Michele Catanzaro, che in questo periodo più che di Sciacca sembra occuparsi delle prossime elezioni a Ribera. La cosiddetta fase "Punto e a capo 2.0" annunciata da Nuccio Cusumano sembra avere chiuso definitivamente ogni ipotesi relativa ad un possibile ritorno nella coalizione che, non è secondario ricordarlo, grazie anche alla lista di Sciacca Democratica vinse le elezioni amministrative del 2017. Oggi nel dibattito politico interviene Cinzia Deliberto. C'era anche lei nel 2017, dentro la lista "Uniti più forti" di Leonte e Mandracchia, a sostegno della candidatura di Francesca Valenti, da cui poi ha preso le distanze. Si dice "allibita" (lo fa diciotto giorni dopo la seduta consiliare in cui Fabio Leonte ha ammesso che c'è un problema politico che il sindaco deve risolvere) del fatto che "un autorevole assessore della giunta, politicamente con ampia esperienza, chieda chiarezza al sindaco per comprendere con quale spirito si possa andare avanti fino alla conclusione del mandato". "Resto allibita - ripete la Deliberto - dalle dinamiche della politica interna alla maggioranza che sostiene il sindaco, di come, dopo tre anni, il progetto costruito intorno alla coalizione di centro sinistra sia ridotto a brandelli". Parla di "mandato mai realmente iniziato e scenario di continue bagarre". Ricorda poi, Cinzia Deliberto, quella che definisce testualmente la sua "defenestrazione", che sarebbe stata studiata a tavolino e realizzatasi senza nessun vero motivo fondante. "Mi chiedo - dice - quali siano le sorti di questa pseudo maggioranza decadente, che ha dimostrato di essere totalmente inefficiente, sia sotto il profilo amministrativo ma, anche, sotto quello della tenuta tra le diverse parti".
Poi Cinzia Deliberto propone l'elenco dei problemi che dal suo punto di vista fanno riferimento all'attuale situazione politica: "equilibri saltati in aria, gruppi consiliari inesistenti, promesse non mantenute, accordi politici dimenticati e, oggi, oggetto di naturale scontro al fulmicotone". Tra le promesse non mantenute la consigliera comunale si riferisce probabilmente al mancato avvicendamento in giunta tra le due componenti di Sicilia Futura, ma probabilmente anche a quello che avrebbe potuto essere il suo stesso ingresso all'interno dell'amministrazione, ipotesi paventata ma che poi non si concretizzò. Per Cinzia Deliberto l'attuale amministrazione è una nave senza nocchiero che, seppur vantando in giunta la presenza di un componente di comprovata esperienza (il riferimento è sempre a Leonte) unito a uomini e donne non legittimati dal consenso popolare e senza nessuna esperienza politica, non fa altro che continuare ad imbarcare acqua da tutti i lati. Per Cinzia Deliberto "rendersi conto soltanto oggi di ciò che sta accadendo e dei riflessi negativi sulla città è facile, ma prevederlo in tempo sarebbe stato più utile per la città tutta". Insomma: per Cinzia Deliberto la fine di questa amministrazione sarebbe dietro l'angolo, e lo dimostra la chiarezza richiesta al sindaco da chi siede allo stesso tavolo della giunta per deliberare atti importanti per la città. "La fine di un’esperienza - conclude la Deliberto - che dovrebbe indurre a riflettere sui rimorsi, sugli sbagli, sulle scelte affrettate, sulle troppe manovre politiche inconcludenti". L'invito di Cinzia Deliberto a coloro che definisce "gli indecisi" è a decidersi se sostenere ancora quelle che considera le rovine di questa amministrazione senza seguire la logica delle poltrone".