Sono loro infatti i principali veicoli di trasmissione del contagio in un contesto in cui, non a caso, si è abbassata notevolmente l'età media della popolazione che contrae il virus. Sono quasi tutti asintomatici o con sintomi lievi, ma la paura chiaramente è che il contagio possa diffondersi tra gli anziani, tra i soggetti con patologie, vale a dire tra la popolazione maggiormente a rischio e che ha mostrato la propria vulnerabilità durante la prima ondata di contagi. A Sciacca l'apprensione resta altissima dopo i casi accertati su due giovani saccensi, rientrati entrambi da una vacanza all'estero e, nello specifico, da Malta e Croazia. Al momento non si registrano nuovi casi di covid 19 in città ma al contempo non è ragionevolmente da escludersi che ci siano altri giovani positivi mentre è certo, invece, che ci sono tanti ragazzi ma anche tante famiglie in quarantena volontaria per avere avuto contatto con il giovane rientrato da Malta. A livello regionale, sono trentacinque i nuovi contagi in Sicilia nelle ultime 24 ore, 903 il totale degli attuali positivi. Di questi, 50 sono ricoverati con sintomi, 10 in terapia intensiva e 843 in isolamento domiciliare. Sono 4.002 i casi totali accertati dall'inizio della pandemia, 2.813 i dimessi guariti, mentre l’incremento dei tamponi e’ pari e 2.146. Il fine settimana appena trascorso, intanto, ha visto lo scontro tra governo regionale e governo nazionale in tema di migranti dopo l'ordinanza con cui il presidente della Regione Nello Musumeci ha disposto che entro la mezzontte di oggi tutti i migranti presenti negli hot-spot e in ogni centro di accoglienza della Sicilia dovranno essere improrogabilmente trasferiti in strutture fuori dall’isola. La misura e’ stata presa, ha spiegato Musumeci, perche’ allo stato non e’ possibile garantire la permanenza nell’isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio. Il provvedimento di Musumeci dispone inoltre che al fine di tutelare e garantire la salute e l'incolumita’ pubblica, in mancanza di strutture idonee di accoglienza, e’ fatto divieto di ingresso, transito e sosta nel territorio della Regione Siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, comprese quelle delle O.N.G. Questo mio provvedimento arriva solo adesso perchè abbiamo atteso per mesi che il governo nazionale si desse una strategia, spiega ancora Musumeci, ma abbiamo capito che la risposta da Roma è fatta di silenzi e omissioni e ho dovuto adottare l’ordinanza per tutelare il diritto alla salute di chi si trova in Sicilia e degli stessi migranti. Il provvedimento non ha alcun valore perchè l'immigrazione è una materia di competenza statale, ha subito replicato il governo nazionale. Secondo l'interpretazione della Regione Siciliana, invece, il provvedimento del governatore è stato adottato sotto il profilo sanitario e quale soggetto attuatore dell’emergenza Covid-19, quindi non incide sulla materia ‘migranti’, che è competenza statale, ma sulla idoneità delle strutture sotto il profilo sanitario a rispettare le misure e linee guida scientifiche sulla pandemia. Non cerchiamo lo scontro con il governo centrale, abbiamo lanciato l'allarme a marzo e siamo stati ignorati e a questo atteggiamento rispondiamo con fermezza nell'adempimento dei rispettivi doveri, ha controreplicato oggi in una conferenza stampa Nello Musumeci annunciando, tra le altre cose, altri 38 migranti positivi accertati in queste ore a Lampedusa.