del centrodestra alle dichiarazioni di ieri di Francesca Valenti, che ha sostanzialmente addossato la colpa ai debiti fuori bilancio contratti dalla precedente amministrazione per la dichiarazione di “comune strutturalmente deficitario” contenuta nella delibera di pochi giorni fa, quella con la quale la giunta ha varato il conto consuntivo riferito al 2019.
Gli attuali consiglieri comunali Bono, Milioti, Monte, Caracappa, Cognata, Maglienti e Bentivegna, l'ex sindaco Di Paola e gli ex assessori Bivona, Testone ed Emmi accusano l'attuale primo cittadino di avere mentito sapendo di farlo, definendo incredibilmente grave il suo tentativo di attribuire responsabilità ad altri sapendo che questi non ne hanno.
Osservano così, gli esponenti del centrodestra, che il deficit strutturale strutturale del comune di Sciacca nulla ha a che fare con i due debiti fuori bilancio (la SIAE e il bus navetta Aeternal) generati comunque da servizi resi alla collettività, il cui importo – si legge nella nota di oggi - è assolutamente ininfluente rispetto al problema di cui si sta discutendo ed il cui argomento non è attinente”.
Francesca Valenti accusata di voler far credere che nel periodo 2012/2016 siano stati compiuti chissà quali misfatti amministrativi, lanciando accuse definite “infondate e gratuite” per poi chiedere unità di intenti a tutte le forze politiche, anche quelle dell’opposizione.
Sotto il profilo tecnico si fa dunque notare che il parametro che ha determinato il deficit strutturale del comune non è stato quello dei debiti fuori bilancio bensì quello della sostenibilità del disavanzo sul bilancio dello scorso anno, che non poteva essere superiore all'1,2 per cento, e questo perché con i bilanci approvati dalla giunta Valenti la quota annua di disavanzo è stata aumentata di oltre 500 mila euro nel 2017 e di 128 mila euro nel 2018.
Dal centrodestra si fa osservare che i parametri relativi all’anticipazione di cassa ed ai debiti fuori bilancio sono da anni sempre sforati e critici, ma nessuna amministrazione prima di quella tuttora in carica ne aveva mai fatto uso per speculazioni politiche. Insomma: per gli undici firmatari della nota di oggi l'intervista di ieri del sindaco Valenti rappresenterebbe “una pagina oscura e decadente della storia e della tradizione politica della nostra città, che dovrebbe far riflettere tutti coloro che, ancora oggi, pensano di continuare a sostenere questo progetto amministrativo ormai fallito e sepolto da tempo”.