Partiamo dall'area portuale dove un saccense ha accompagnato alcuni ospiti in città per una visita e alla nostra redazione ha affermato di essersi vergognato per le condizioni in cui si presenta il porto. L'area bonificata nei mesi scorsi è nuovamente punto e a capo, c'è di tutto, reti, contenitori per l'olio, per la benzina, insomma un'altra discarica, da bonificare, pulire, alimentata dagli operatori del posto, che però è giusto ricordare, da qualche parte dovranno pur conferire i rifiuti del loro lavoro. Si attende ancora che l'isola ecologica del porto venga attivata, mentre gli incivili hanno il pretesto per conferire tra i rifiuti portuali, anche ogni altro genere di spazzatura.
Ci spostiamo in periferia, in contrada Poio Tabasi, dove l'invito del proprietario di un fondo agricolo scritto nero su bianco rimane inascoltato. Alcuni incivili hanno trasformato l'accesso al suo appezzamento in una discarica. Impossibile accedere al podere e la discarica che ne è generata alimenta l'inciviltà di altri, ancora troppo diffusa e impunita, con discariche ovunque, ben oltre i luoghi dove prima insistevano i cassonetti di prossimità.
Ci spostiamo in centro, in via Rosolino Pilo, in zona Carmine, da dove i residenti ci segnalano una perdita idrica, opportunamente transennata, lì da così tanto tempo, che l'acqua che si disperde alimenta la vegetazione circostante. Non solo, il danno è anche per un muro sottostante che con lo scorrere dell'acqua si teme possa cedere.
Chiudiamo sempre in centro storico dove da giorni una cittadina segnala alla nostra redazione il mancato funzionamento di tutte le fontane, quella in piazza Saverio Friscia, a San Vito, al Carmine e quella adiacente la chiesa Madre.
Dal porto e da via Rocca dei Fiori segnalano invece il non funzionamento dei pali della pubblica illuminazione, da diverse settimane con segnalazioni, rimaste inevase, al comune.