a proclamare lo stato di calamità e a chiedere a Roma la dichiarazione dello stato di emergenza relativamente alla problematica degli incendi che hanno distrutto, nel corso degli ultimi due mesi, migliaia di ettari di vegetazione mediterranea. La decisione è arrivata nella seduta della Giunta, tenutasi ieri a tarda serata. Per poter procedere in tal senso si aspetta la relazione sulla stima dei ultimi danni alla quale stanno già lavorando quattro dipartimenti regionali: Protezione civile, Corpo forestale, Sviluppo rurale e Agricoltura. La scelta, ovviamente, segue ai drammatici fatti avvenuti ad Altofonte e alla Riserva dello Zingaro, ma, in generale, per la Sicilia, è stata, dal punto di vista degli incendi, una estate difficile con enormi roghi dolosi accesi al Magaggiaro di Menfi, a Burgio, a Caltabellotta, a Sciacca, nei pressi del Castello di Poggiodiana, ad Eraclea Minoa, con criminali che hanno devastato in maniera scientifica la flora e la fauna del territorio, lasciando solo cenere.
Proprio ieri pomeriggio, il presidente della Regione Nello Musumeci, accompagnato dall'assessore all'Ambiente Toto Cordaro, si è recato ad Altofonte, il Comune recentemente più colpito dai roghi, con oltre 900 ettari di vegetazione andati in fumo. Il governatore si è intrattenuto alcuni minuti nell'Aula consiliare per poi recarsi in quel che resta del Bosco della Moarda.
Musumeci ha espresso apprezzamento per tutti coloro che si sono prodigati in questa difficile contingenza. «Auspico - dice il presidente - che si possa, con la collaborazione anche dei cittadini, arrivare all'individuazione di questi delinquenti che, con una strategia criminale concordata, distruggono, in un solo attimo, un patrimonio boschivo formatosi in decenni di cura e attenzione della comunità locale e delle istituzioni». Durante la sua recente visita istituzionale a Burgio, Musumeci aveva proposto l'attivazione di un organo di volontari intracomunale, che possa fare da presidio del territorio e da primo intervento in caso di incendi, organo a cui la Regione garantirebbe mezzi e idoneo vestiario. Al governo Musumeci da più parti chiedono, invece, maggiori fondi per la tutela dei boschi di proprietà regionale e interventi di ripiantumazione per sopperire alle perdite registrate in queste settimane.