ripetutamente nel tempo, vuol dire che chi la dirige non è in grado di farlo”. È una dichiarazione shock quella rilasciata dal neo commissario straordinario dell'Asp di Agrigento Mario Zappia che in un'intervista al quotidiano catanese “La Sicilia” ha manifestato quella che potremmo benissimo definire la sua insoddisfazione per lo stato di cose in cui versa la sanità agrigentina. Ha fatto così sapere, Zappia, di avere già visitato gli ospedali, confermando l'impegno a essere presente settimanalmente in quelli che ha definito “gli ospedali di periferia”, recandosi già più volte nei distretti di Sciacca-Ribera, Canicattì e Licata. Dice, così, Zappia, di avere accertato una “situazione variegata, come un nobile (evidentemente decaduto) che ha bisogno di essere riconsiderato per rimettersi in forze”.
Non ha poi nascosto il suo stupore negativo in ordine alla mancata manutenzione generale degli ospedali, salvo qualche presidio, per il quale Zappia spiega di avere trovato una condizione abbastanza buona sotto il profilo della manutenzione ordinaria. L’obiettivo dichiarato dal commissario è quello migliorare, seguendo il concetto che deve essere il dirigente a proporre la soluzione al problema. Ed è questo l'impegno che sul piano dell'impatto mediatico ha sicuramente una sua importanza, e Zappia minaccia che chiederà ai direttori dei reparti e di dipartimento di rispondere delle lacune, perché – conclude – se una struttura ha problemi ripetutamente nel tempo, vuol dire che chi dirige non è in grado di farlo e quindi i problemi devo risolverli io e i direttori sanitari e amministrativo”.
Dichiarazioni sicuramente interessanti e meritevoli di nota, quelle del numero uno dell'Asp di Agrigento. Dichiarazioni che sembrano decisamente confermare alcune delle rivendicazioni del Comitato Civico per la Sanità di Sciacca, che da settimane presidia l'ingresso del “Giovanni Paolo II”, invocando attenzione e soprattutto interventi affinché l'ospedale riprenda un'attività concreta di risposta alle domande della cittadinanza. E più volte, come ha fatto nelle scorse ore Zappia, i rappresentanti del Comitato hanno evidenziato come della gestione della sanità sul territorio debba rispondere chi ne detiene la direzione, perché alla gente non importa di sapere che chi detiene il potere lavori per un tot numero di ore al giorno, quanto piuttosto quali siano i risultati conseguiti. E al momento i risultati non sono certamente meritevoli di valutazioni positive. Insomma: Zappia ha preso degli impegni. Vedremo se e in che misura ai predetti impegni arriveranno le risposte sperate dai cittadini.