dall'ordine degli ingegneri della provincia di Agrigento nei confronti dell'0mologo organismo che raggruppa gli architetti. I quali, ieri, anche con un'intervista rilasciata dal presidente Alfonso Cimino al nostro Telegiornale, avevano invocato il commissariamento urgente del Consiglio comunale di Sciacca e perfino dello stesso Ufficio tecnico a fronte della loro dichiarata incompatibilità a chiudere i conti con il Piano Regolatore Generale dopo il via libera di competenza del Comitato Regionale dell'Urbanistica. Paventando, in estrema sintesi, il rischio che gli atti rimangano ulteriormente fermi dopo tutti gli anni che sono trascorsi.
Ma il presidente dell'ordine degli ingegneri Calogero Zicari, oltre a chiarire che l’iter del PRG non può in alcuna maniera venire bloccato a causa della incompatibilità dell’Ufficio tecnico e del consiglio Comunale di Sciacca, evidenzia come la legge disponga che decorsi 30 giorni dalla trasmissione al Comune di Sciacca, il parere del CRU diventi definitivo per il successivo passaggio di emissione del decreto di approvazione a firma dell’assessore competente.
Ingegneri che definiscono “singolare e priva di precedenti” l’ipotesi di far commissariare sia l’UTC che il Consiglio Comunale di Sciacca, al fine di avanzare eventuali opposizioni o osservazioni alle schede redatte dal CRU. “Ogni azione politica in tale direzione – osserva l'ingegnere Zicari - oltre che concertata, andrebbe attentamente soppesata, considerando le refluenze in termini di validità del PRG e delle tempistiche di approvazione che verrebbero inevitabilmente allungate”.
Ma non finisce qui. L'ordine degli ingegneri osserva di avere, alle numerose riunioni avvenute con altri ordini e collegi professionali, sempre auspicato analisi concertate con gli altri ordini sulle problematiche inerenti il PRG. Analisi che, in atto, sono ancora ad uno stato del tutto embrionale e non hanno dato alla luce alcun documento concordato. Sembra dunque che gli ingegneri accusino gli architetti di avere fatto una specie di fuga in avanti non concordata. “È opportuno specificare – spiega così Zicari - che punto di partenza irrinunciabile di qualunque analisi sono le osservazioni al PRG, quelle redatte congiuntamente da tutti gli ordini e collegi operanti nel territorio di Sciacca nel 2015 e che, da una lettura sommaria del parere del CRU, sono state accolte, almeno nei punti cruciali.
Ecco perché, pertanto, qualunque analisi promossa dal comitato interprofessionale che andasse in senso avverso alle citate osservazioni non sarebbe da accolta dall'ordine degli ingegneri. Che, col suo presidente, ricorda come non possano essere condivise considerazioni relative alla nascita di nuove zone di espansione, comunque esse siano denominate, a meno che non derivino da precise pressioni demografiche in atto assenti nel territorio comunale di Sciacca.
L'ordine degli ingegneri ribadisce di rimanere a disposizione delle istituzioni per ogni eventuale analisi tecnica del PRG come modificato dal CRU, in un’ottica di ampio respiro, al fine di approfondire aspetti specifici del piano, anche alla luce delle recenti innovazioni legislative che hanno interessato la Regione Siciliana ed il comune sentire in termini di consumo del suolo. È intenzione dell'ordine degli ingegneri entrare nel merito degli aspetti più critici, tra cui si riscontra la mancata presa d’atto del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. Strumento strategico di pianificazione di cui si è dotato la città di Sciacca e che non trova applicazione nell’approvando PRG.