un riscontro alla propria manifestazione d'interesse, quella presentata quarantotto ore fa, finalizzata a realizzare, attraverso il meccanismo del project financig, un parcheggio multipiano da circa 500 posti auto. La zona interessata è quella compresa tra la piazza Angelo Scandaliato e la via Eleonora d'Aragona. La società, con sedi sparse in tutta Italia e che opera prevalentemente nel settore delle energie rinnovabili, ha proposto al comune la progettazione, realizzazione, gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria del parcheggio in questione. L'area dove dovrebbe sorgere questo parcheggio è di proprietà comunale.
Il progetto, presentato con, allegate, alcune interessanti elaborazioni virtuali, è una evoluzione (naturalmente aggiornata alla situazione attuale) dell'idea originariamente promossa nel 1978 dall'ingegnere saccense Pippo Palazzotto, che aveva immaginato proprio un parcheggio sotto la piazza, con accesso ai posti auto dalla parte bassa della città, in un ambito che non trascurava la valorizzazione ambientale visto che, accanto all'infrastruttura, si prevedeva anche tanto verde pubblico. Questo progetto, al punto in cui siamo, ora è del comune", dice al nostro telegiornale l'ingegnere Palazzotto, il cui studio tecnico ha ammodernato questa idea.
La società privata interessata ha fatto sapere all'amministrazione di volere realizzare e finanziare con fondi propri l'esecuzione di tutte le opere, e a farlo con un impegno non certo di poco conto, visto che l'investimento (come da computo metrico) ammonta a circa 12 milioni di euro e, dunque, sarebbe "a costo zero" per il comune di Sciacca. D'altra parte non potrebbe essere altrimenti, considerato che il comune di Sciacca (come tutti i comuni) non ha nemmeno gli occhi per piangere. In cambio, in caso di riscontro favorevole, la ditta chiede l'affidamento della gestione sia del nuovo multipiano, sia della totalità dei parcheggi a raso (quelli delimitati dalle cosiddette "strisce blu") che insistono o insisteranno in futuro nel territorio del comune di Sciacca come fino ad oggi gestiti dalla precedente società di parcheggi. Una gestione che eventualmente sarebbe trentennale, al termine dei quali il comune ne rientrerebbe in possesso.
L'obiettivo del progetto è di migliorare il sistema viario della città di Sciacca, con un parcheggio completamente interrato e su 4 livelli, più un giardino pensile sul tetto, in grado di assorbire tutti i problemi connessi al traffico veicolare. Si prevede in particolare la sosta regolamentata e a tempo delle autovetture di residenti e non e dei visitatori, che potrebbero trovare facilmente parcheggio e l'accesso libero al centro storico della città. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di quella stazione dei pullman di cui Sciacca ha da sempre bisogno, con una sensibile riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico. La Seac-Esco garantisce anche un ridottissimo impatto ambientale ed architettonico. Ma non è tutto. Il progetto infatti prevede la realizzazione di spazi liberi annessi al parcheggio multipiano e di ampi spazi destinati a giardini pensili, parco giochi per bambini, anfiteatro con vista sul porto per spettacoli e servizi igienici che la società destinerebbe alla libera fruizione, occupandosi tra l'altro della pulizia, giardinaggio, delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. C'è da aggiungere soltanto che la parte di via Eleonora di Aragona è già urbanisticamente destinata a parcheggio, mentre l'area della scalinata, dove si trova la vegetazione, anche nel nuovo strumento urbanistico è destinata a "verde attrezzato" e, evidentemente, sarebbe necessaria una variante, anche se sul tetto del parcheggio si prevede un giardino attrezzato. Non trascurando che bisognerà avere anche il via libera della Soprintendenza (il piano paesaggistico, lo stesso oggetto di tanti ricorsi) considera quella zona a "Tutela 3".
Insomma: il percorso, se si vuole realizzare un parcheggio di proprietà comunale su terreni pubblici, oltre ai servizi di aree attrezzate, richiederà di rimediare a quelle che gli stessi tecnici definiscono "incongruenze urbanistiche" che, dal loro punto di vista, gravano sull'area, a partire dalla necessità di cambiare la tutela da "3" a "1" e l'inserimento nel PRG del piano dei parcheggi del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, che ad oggi non è stato ancora inserito. La società sta anche pensando di implementare ulteriormente il progetto attraverso la realizzazione di impianti di energia rinnovabile, settore nel quale è specializzata.