ha preso il via oggi e rispetto al quale resta alta la preoccupazione per eventuali nuovi contagi da covid -19, l'attenzione resta alta anche in relazione ai casi di persone positive finora accertati a Sciacca soprattutto dopo che anche gli ultimi tre tamponi risultati positivi, quelli comunicati sabato scorso dal sindaco Francesca Valenti, riguardano persone che avevano partecipato all'ormai famigerato matrimonio dello scorso 31 agosto. Al momento i casi a Sciacca restano otto: sono i due coniugi (di 70 e di 60 anni), la bambina di 12 anni, un cinquantenne e l'infermiera dell'ambulatorio delle vaccinazioni, anche quest'ultima reduce dal matrimonio. Quattro i casi positivi a Ribera e a Menfi e cinque i positivi a Cattolica Eraclea, anche questi tra gli invitati al matrimonio saccense. Tra i 61 nuovi casi di coronavirus riscontrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, due riguardano la provincia di Agrigento e precisamente una donna di Grotte, asintomatica, e un caso a Licata nel ristorante “La Madia” del noto chef Pino Cuttaia. Il locale è stato temporaneamente chiuso e il personale in quarantena. Attualmente i positivi in Sicilia sono 1.793 di cui 120 ricoverati in ospedale, 17 in terapia intensiva e 1656 in isolamento domiciliare. La situazione negli ospedali, dunque, resta sotto controllo. A proposito di ospedali, intanto, è ufficiale la trasformazione dell’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera in struttura sanitaria per combattere il covid 19. L'assessore regionale alla salute Ruggero Razza ha firmato l’11 settembre scorso il decreto che conferma il piano sanitario regionale finalizzato ad istituire e pianificare una rete ospedaliera per contrastare il ritorno della pandemia da coronavirus che ha subito una forte accelerazione di contagi e di persone positive in tutta la Sicilia. Nel bacino territoriale delle province di Agrigento e Caltanissetta i due ospedali, individuati da tempo come strutture Covid, sono il “Sant’Elia” di Caltanissetta e il “Fratelli Parlapiano” di Ribera. L’ospedale nisseno avrà una terapia intensiva di 8 posti letto e una sub intensiva di 6 posti letto, con l’aggiunta di 30+30 di degenza ordinaria. Il nosocomio riberese disporrà invece di una terapia intensiva di 10 posti letto, una sub intensiva di altri 10 posti letto, con 40 posti letto di degenza ordinaria. Una disposizione, ha dichiarato Razza, volta a pianificare la rete dell’offerta assistenziale nell’attuale fase pandemica che vede nuovamente un incremento della curva dei contagi. Anche l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento è già al lavoro per rendere covid l’ospedale di Ribera che, in ogni caso, manterrà i suoi attuali reparti. Il neo commissario straordinario Mario Zappia ha firmato la delibera per l’affidamento dell’incarico ad un professionista esterno per i lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico dei due reparti che, come si diceva, prevedono 10 posti letto ciascuno. Successivamente dovrà essere espletata la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori da eseguire il cui importo ammonta a circa 40 mila euro.