a cominciare dal periodo di indennizzo relativo alla NASPI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego. Nell’anno del Covid il settore turistico è tra quelli che hanno ricevuto la maggiore batosta. Lo si è visto anche a Sciacca dove la crisi del comparto ha provocato una riduzione delle assunzioni, nonostante gli sforzi encomiabili degli imprenditori del settore. Diversi lavoratori stagionali sono rimasti a casa o nella ipotesi migliore qualcuno ha lavorato per uno /due giorni, con la conseguenza che, oltre al danno, ha avuto anche la beffa di rimaner fuori dal bonus di mille euro previsto dal decreto agosto del governo.
E’ quanto evidenziano oggi i consiglieri Giuseppe Milioti e Calogero Bono. La vertenza dei lavoratori stagionali, scrivono, è stata al centro di diverse riunioni tra l’associazione che li rappresenta e il sindaco di Sciacca Francesca Valenti sin da quando il decreto agosto era solo una bozza. Ai lavoratori stagionali della città, aggiungono Bono e Milioti, era arrivato l’impegno del sindaco di farsi carico delle problematiche e rappresentarle agli organi competenti, ossia al governo nazionale anche tramite la rappresentanza parlamentare del territorio. Oggi i due consiglieri chiedono all’amministrazione comunale quali azioni politiche ha intrapreso in favore di quei lavoratori che, per la sola circostanza di avere svolto due-tre giorni di attività, si sono visti escludere dal bonus di mille euro. E‘ vergognoso e incomprensibile il criterio adottato dal governo, aggiungono Bono e Milioti nel proporre all’amministrazione e alla deputazione di affrontare la vertenza dei lavoratori stagionali nel corso di una apposita seduta consiliare aperta e alla quale far partecipare l’Associazione dei Lavoratori Stagionali. Sarebbe l’occasione giusta, concludono, per dare sostegno, anche con un documento da inviare al governo regionale, ad un comparto importante della città di Sciacca.