per la gestione delle risorse idriche viene affrontata in maniera sbagliata. Questa l'opinione di Franco Zammuto, portavoce del Comitato Intercomunale per l'Acqua Pubblica, che interviene nel dibattito cittadino, quello che è culminato con la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà al civico consesso saccense. Ritiene, Zammuto, che al punto in cui siamo, è grave che il passaggio alla nuova forma di gestione sarà fatto da un potere sostitutivo. Rileva, Franco Zammuto, che su questa faccenda si stia facendo la solita politica improntata sulla contrapposizione. Il commissario ad acta ha dato 30 giorni di tempo ai consigli comunali tuttora inadempienti per approvare lo statuto e l'adesione alla società consortile. Trascorso infruttuosamente questo periodo sarà la dottoressa Maria Annunziata Di Francesco, funzionaria della Corte dei Conti, ad approvare la delibera. Insomma: per Intercopa la si sta facendo troppo lunga. Il sindaco Valenti, che è anche presidente dell'Ati, ha evidenziato che l'adozione del provvedimento da parte del Consiglio non si presta ad interpretazioni, mentre dall'opposizione (soprattutto da quella di centrodestra) si mette in evidenza che la richiesta di chiarimenti non significa essere contrari all'acqua pubblica.