Bollette per 10 mila e 500 euro, per consumi di gas non pagati da una utente di Sciacca.
La vicenda è finita in Tribunale dopo che l’interessata si è rivolta a Federconsumatori Sicilia ritenendo impossibile un consumo così elevato. Il Tribunale di Sciacca ha dato ragione a Federconsumatori Sicilia e torto a Enel Energia , revocando il decreto ingiuntivo da oltre diecimila euro. La vicenda si è svolta nell'arco temporale che va dal 2013 al 2016. Federconsumatori Sciacca tramite l'avvocato Luigi Licari, come da prassi aveva chiesto alla società del gas la conciliazione extragiudiziale, ma l'azienda l’aveva rifiutata.
A quel punto si è scelto di andare in giudizio. Federconsumatori ha puntato su quello che ha ritenuto un consumo ingiustificabile, seppure spalmato in tre anni, legato a due ipotesi possibili, ossia ad errate letture del contatore oppure al contatore rotto.
La recente sentenza del Tribunale di Sciacca ha dato ragione a Federconsumatori e alla sua assistita evidenziando che spetta all'azienda, e non all'utente, dimostrare che il contatore funzioni correttamente. Circostanza che non è stata provata dalla società del gas. Di conseguenza, il Giudice ha annullato il decreto ingiuntivo a carico dell'utente e ha condannato Enel Energia al pagamento delle spese processuali.
L'ottimo risultato conseguito dall'avv. Luigi Licari di Federconsumatori Sciacca - commenta il presidente provinciale, Angelo Pisano - dimostra che l’associazione è sempre pronta a difendere i consumatori, anche in Tribunale, anche in cause che durano tre anni, anche contro i colossi dell'energia".
Una vittoria, ha aggiunto, il presidente regionale di Federconsumatori, Alfio La Rosa: che dimostra quanto sia importante la presenza di associazioni di tutela dei diritti dei consumatori perché casi di questo genere accadono e frequentemente.