riguardante l'inizio del nuovo anno scolastico per gli alunni che non avevano ancora iniziato, tra cui scuola Primaria e dell'Infanzia, scuole medie e il Liceo Scientifico. Decisione che era scontata ma che, sulla base delle richieste fatte da un centinaio di famiglie, Francesca Valenti ha subordinato ad un vertice con dirigenti, genitori responsabili dei consigli d'istituto e componenti della commissione consiliare Pubblica istruzione. Vertice che si è svolto ieri sera in videoconferenza. Alla fine il sindaco ha fatto sapere che le scuole sono sicure, che non ci sono criticità e che, dunque, malgrado la situazione epidemiologica susciti una preoccupazione che la Valenti ha definito "legittima", ad oggi non ci sono ragioni per non autorizzare l'inizio delle lezioni. Anche se siamo reduci da una fase complicatissima, con un'escalation di casi che, comunque, rispetto al tema dell'inizio dell'anno scolastico, non viene considerata di "grave emergenza". Tutto questo avviene nelle ore in cui lo stesso sindaco ha deciso di imprimere un giro di vite ad una superiore necessità di sicurezza pubblica attraverso un'ordinanza che impone anche l'uso delle mascherine anche all'aperto e multe di importo minimo di 400 euro. Un modo per rendersi conto che non è la scuola il luogo insicuro per i nostri ragazzi, ma tutti quei posti dove ci si riunisce e si bivacca mostrando di disprezzare ogni elementare misura precauzionale. E allora, pur nella fase di pandemia da Covid-19 da cui non siamo ancora in grado di liberarci, l'inizio del nuovo anno scolastico tende a rappresentare un momento di normalità che viene da tutti invocato. Le scuole in effetti si sono organizzate, non solo coi percorsi dedicati e distribuzione di mascherine e gel, ma anche con una gestione di ingressi e uscite che risponderanno il più possibile alla esigenza di evitare affollamenti, anche a fronte delle necessità fisiologiche. Insomma, il messaggio è chiaro: non è della scuola che dobbiamo avere paura. Bisogna stare attenti ai comportamenti all'esterno della scuola, cercando di tornare a quel senso di responsabilità che abbiamo avuto tutti durante i mesi pesantissimi del lockdown e che poi ci siamo illusi di potere mettere completamente da parte quando, a fronte di una parvenza di libertà che ci era stata restituita, bisognava soltanto sapersi gestire. E invece (e non certo solo a Sciacca) abbiamo rovinato tutto. Ma "cosa fatta capo ha", e allora è doveroso guardare avanti e recuperare quel senso di responsabilità che, forse stanchi, è stato smarrito per strada. E agli studenti noi di Tele Monte Kronio auguriamo buon anno scolastico.