internet del Libero Consorzio di Agrigento l'avviso della Regione Sicilia relativo ai contributi alle microimprese danneggiate dall'emergenza Covid-19. Si tratta di contributi a fondo perduto alle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi, sovvenzioni dirette per assicurare la tenuta del tessuto produttivo colpito dall’epidemia “COVID-19”, in particolare per rendere disponibile la liquidità necessaria a sostenere la riduzione di fatturato durante il lockdown. La concessione di questi contributi, denominato “Bonus Sicilia”, va inquadrata all'interno della strategia del P.O. FESR 2014-2020. L'ammontare complessivo della dotazione finanziaria è di 125 mila euro, di cui oltre 10800 euro per le microimprese della provincia di Agrigento. E' già possibile, e fino alle ore 23:59 del 4 ottobre, procedere alla compilazione della istanza, mentre dalle ore 9.00 del 5 ottobre alle ore 23:59 del 9 ottobre sarà possibile procedere all’invio dell’istanza, che determina l’ordine cronologico di presentazione. Lo sportello sarà chiuso al raggiungimento di un numero di richieste di contributo pari al 120% della dotazione finanziaria. Per accedere ai fondi servono Spid di secondo livello, firma digitale e DURC.
E' monta la polemica, intanto, relativa alle modalità di assegnazione dei fondi, affidata al famigerato “click day”, particolarmente avvezzo sia a far impallare il sistema informatico sia ad escludere centinaia di richiedenti, colpevoli di aver tardato, si fa per dire, qualche minuto. Vi sono aree dell'agrigentino, inoltre, ulteriormente penalizzate poiché non in possesso di una connessione internet degna di questo nome. A protestare, in tal senso, contro la scelta del click day del governo Musumeci sono i parlamentari regionali del Partito Democratico Giuseppe Lupo e Michele Catanzaro che parlano di modalità che nega la parità di accesso e determina ritardi nell'erogazione dei finanziamenti. Sarebbe stato maggiormente opportuno dare poco a tutti, anziché tanto a pochi. A proposito di aiuti che restano unicamente tra le pagine degli annunci, si segnala, infine, che il contributo a fondo perduto dell'IRFIS dovuto alle imprese che hanno avuto accesso al prestito da 25 mila euro garantito dallo Stato non è mai arrivato; stessa cosa per il prestito Covid da 3 a 30 mila euro promesso dalla CRIAS. Per non parlare dei sistematici ritardi nell'erogazione ai lavoratori della Cassa Integrazione degli ultimi mesi. Annunci tanti, insomma, ma soldi pochi, quasi niente.