conservata in azoto liquido, la sacca di sangue cordonale compatibile con un bambino ungherese di appena 2 anni malato di leucemia. Una sacca di sangue cordonale donata da una mamma siciliana al momento del parto e contenente un carico di cellule staminali che ripopoleranno il midollo del bimbo. Un'operazione che scaturisce dall'impegno di uno staff che lavora al "Giovanni Paolo II" di Sciacca nell'ambito di una stretta collaborazione con il Centro nazionale trapianti, il Centro nazionale sangue e il registro nazionale dei donatori di midollo osseo dell'ospedale Galliera di Genova. Cellule staminali che verranno recapitate in Ungheria per procedere al trapianto sul bambino. Forte emozione è stata dichiarata dal commissario straordinario dell'Asp di Agrigento Mario Zappia. Al nostro telegiornale il direttore della banca del cordone di Sciacca Pasquale Gallerano chiarisce gli aspetti scientifici e dice la sua anche su quelli umani. La biologa Giusy Tancredi dice poi che le cellule staminali contenute nei cordoni ombelicali possono aiutare a guarire anche gli adulti, e in più alcune ricerche rivelano che possono essere utili anche per la lotta contro la pandemia da coronavirus.