Lo ha scritto il Viminale in una circolare firmata dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi. La disposizione che prevede l'uso della mascherina "esenta dall'obbligo di utilizzo - scrive Frattasi - solo coloro che abbiano in corso l'attività sportiva e non quella motoria, non esonerata, invece, dall'obbligo in questione".
Differenziazione poco chiara, quella tra chi svolge attività sportiva o motoria. Alla luce della confusione scaturita tra chi pratica jogging e camminate all’aperto, alla circolare è seguita una nota di chiarimento. Per attività motoria, sottolinea il ministero, «deve intendersi la mera passeggiata e non la corsa, anche quella svolta con finalità amatoriali, in quanto riconducibile ad attività sportiva». Quindi, conclude il Ministero, «jogging e footing potranno continuare a svolgersi senza obbligo di mascherina», chi passeggia, invece, dovrà indossarla.
Ma in pratica, in Sicilia, non è cambiato nulla. Il Governatore Musumeci aveva già introdotto, all’interno della Regione, l’uso obbligatorio della mascherina anche all’aperto, a meno che non ci si trovi in un posto isolato per un tempo continuativo o si pratichi attività motoria intensa, sempre, a condizione, che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto.
Tornando alle direttive nazionali, oltre alla stretta sui dispositivi di protezione, si attendono ulteriori limitazioni per provare ad invertire la curva dei contagi nello stivale, da nord a sud. In serata dovrebbe essere emanato un nuovo Dpcm.
“Interverremo sulle feste, sugli orari dei locali per evitare assembramenti” ha anticipato il ministro della Salute Roberto Speranza nelle scorse ore. “Ad oggi il 75% del contagio avviene tra le relazioni familiari o tra le relazioni strette – ha continuato Speranza.- Questo vuol dire che con gli sconosciuti manteniamo le distanze, ma quando incontriamo persone con cui siamo in confidenza, parenti o amici, tendiamo ad abbassare la guardia. Quindi dobbiamo fare uno sforzo anche nelle relazioni più strette”, ha spiegato il Ministro. “Abbiamo investito sulle scuole, che riteniamo essenziali, e teniamo i ragazzi in sicurezza all’interno delle scuole, ma non all’esterno – ha precisato Speranza. Ecco perchè tra le misure ho proposto che vengano vietate le feste private”, ha concluso.
In linea con quanto dichiarato dal ministro, oggi sulle feste, in particolare di Halloween, è intervenuto anche il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, chiedendo al governo regionale di vietare tutti gli eventi legati alla festività. Allo stesso modo – continua Tanasi - vanno vietate le feste in piazza e le altre manifestazioni che i comuni generalmente organizzano il 31 ottobre o per la festa di Ognissanti, e che attirano un elevato numero di cittadini. Considerata inoltre la situazione attuale, riteniamo si debba prestare massima attenzione anche alla data del 2 novembre, giornata in cui si celebrano i morti, regolando l’afflusso degli utenti nei cimiteri di tutta l'isola allo scopo di evitare pericolosi assembramenti – ha concluso il portavoce Codacons.
C’è da capire, comunque, nelle prossime ore, cosa deciderà il Governo Centrale. Intanto in diverse municipalità, come Sciacca, i primi cittadini hanno anticipato, da tempo, le decisioni di Roma, prevedendo ulteriori restrizioni a livello comunale. Già in città le attività commerciali che somministrano cibo e bevande hanno l’obbligo di chiudere alla mezzanotte. Si scoprirà, a breve, se l’orario verrà anticipato ulteriormente dal nuovo Dpcm e, se questo, prevederà altre direttive attualmente non previste.