per definire la mancata approvazione ad oggi da parte del consiglio comunale di Sciacca dello statuto della nuova società consortile che dovrà gestire le risorse idriche, nell'ambito del sistema dell'acqua pubblica. Oggi sulla questione è intervenuto anche Franco Zammuto, che a nome del Comitato Intercomunale per l'Acqua Pubblica si dice rammaricato dell'ennesimo rinvio del consiglio comunale, accusato di avere rinunciato a decidere per i propri cittadini, piegandosi al commissario ad acta. L'invito di Zammuto al consiglio è di intestarsi l'ultimo passo necessario per i propri cittadini, l'unica strada che permetterà di dire addio alla gestione privata dell'acqua. Tanto più, come sempre Fabrizio Raso fa notare, se non sarà il Consiglio a decidere lo farà comunque il commissario, rivelando indirettamente, naturalmente dal suo punto di vista, che la questione a Sciacca è di contrapposizione politica.