che dovrà gestire il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento siamo alla seduta consiliare decisiva a Sciacca. In caso di ulteriori ritardi, la questione passerà nelle mani del commissario designato dalla Regione. Alla vigilia del Consiglio Comunale è il presidente dell’associazione l’AltraSciacca, da sempre in prima linea nella battaglia per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua, a sostenere di non comprendere assolutamente le ragioni per le quali il punto non è stato ancora approvato.
Mistretta contesta le motivazioni addotte dai consiglieri di centrodestra, a partire dalla mancata presentazione del piano economico e finanziario, ma anche il paventato aumento dei costi del servizio e gli eventuali oneri a carico del comune.
Dichiarazioni, quelle di Mistretta che fanno seguito ad altri appelli arrivati nei giorni scorsi. L’AltraSciacca assieme alla sollecitazione ad approvare il punto, sfida anche i consiglieri reticenti:“Chi non è convinto, lo dica chiaramente. Poi anche noi diremo alla città chi ha voluto portare avanti l’iter per la società consortile e chi, invece, no”