dell’agrigentino sono ricoverati all’ospedale di Sciacca. Dal report diffuso questa mattina e nel quale sono riportati, oltre ai contagi, anche i pazienti Covid ricoverati in ospedale, si evince che, al Giovanni Paolo II, ad oggi, sono 13.
Altri 10 sono ricoverati al Sant’Elia di Caltanissetta, struttura che dispone del reparto di malattie infettive, 5 all’ospedale di Agrigento, 3 a quello di Biancavilla, 7 nella Rsa di Borgetto e un paziente, rispettivamente, negli ospedali di Canicattì e Corleone.
Ne viene fuori un quadro che vede il Giovanni Paolo II di Sciacca nuovamente in prima linea, anche in questa seconda ondata di contagi. Era stato così anche nella scorsa primavera, ma allora si era impreparati, non c’era tempo per fronteggiare lo tsunami, men che meno allestire un vero e proprio ospedale Covid, era stato detto.
Sono passati diversi mesi e oggi all’ospedale di Sciacca risultano
occupati tutti e otto i posti covid per la degenza ordinaria e 5 su 6 della terapia intensiva, mentre comincerebbe ad essere occupata anche la foresteria. Questa la situazione a Sciacca, rispetto alle altre strutture della provincia, a cominciare dal San Giovanni di Dio per il quale qualche settimana fa, nel giorno del ballottaggio per le amministrative, era stato sollevato un polverone, tanto che alcuni pazienti arrivati ad
Agrigento furono fatti tornare indietro e dirottati poi al Giovanni Paolo II. Ed è appena il caso di ricordare che il piano sanitario del governo Musumeci ha da tempo individuato nell’ospedale di Ribera, il centro di riferimento dei pazienti Covid della provincia, ma ad oggi nulla di concreto è stato fatto. Infatti non un solo paziente Covid vi è ricoverato. Intanto, nel pieno della seconda ondata di contagi, in provincia di Agrigento, si attende ancora l’aumento dei posti letto Covid, in degenza ordinaria e terapia intensiva. Realtà che oggi viene denunciata da Cittadinanzattiva che chiede ai vertici della sanità provinciale e regionale, cosa si è fatto in questi mesi per preparare gli ospedali del territorio e dare la giusta assistenza. Provincia, scrive Cittadinanzattiva, in cui, peraltro, c’è anche una zona rossa, Sambuca di Sicilia, e dove il numero dei contagi giornalieri non fa stare certamente tranquilli.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che nelle farmacie non si trovano vaccini antinfluenzali e negli stessi studi dei medici di base scarseggiano anche le dosi per gli aventi diritto.