sottoscritta dai dieci consiglieri comunali firmatari della nuova mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Francesca Valenti. Gli chiedono di convocare urgentemente la conferenza dei capigruppo per stabilire la trattazione del punto richiesto. Nel farlo, ricordano al capo di Sala Falcone Borsellino che il primo giorno utile per trattare la mozione di sfiducia è il 9 novembre. Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Silvio Caracappa, Gaetano Cognata, Salvatore Monte, Pasquale Bentivegna, Lorenzo Maglienti, Cinzia Deliberto, Paolo Mandracchia e Carmela Santangelo ritengono che il consiglio comunale sia nelle sue piene prerogative di legge e quindi legittimato ad operare. Non la pensa così il sindaco Francesca Valenti, come ha fatto sapere ieri. E a non pensarla così è oggi anche Fabio Leonte, colui che si potrebbe definire “il più politico” tra gli assessori, per il quale i consiglieri di opposizione hanno sbagliato a fare i conti. Leonte accusa apertamente lo schieramento promotore della mozione di sfiducia di avere avviato un'interlocuzione presso la Regione siciliana per rallentare i tempi di scioglimento del Consiglio per la mancata approvazione del Consuntivo. Una polemica, quella di Leonte, che sembra volere risparmiare Paolo Mandracchia, che se sul Consuntivo ha deciso di astenersi (pur risultando determinante nella bocciatura del punto) ha poi apposto la sua firma sulla mozione di sfiducia.