durante il quale il capo dell'amministrazione crispina reitererà all'esponente del governo regionale la richiesta che l'attivazione del covid hospital non comporti il trasferimento degli attuali reparti e servizi esistenti al Fratelli Parlapiano, a cominciare dalla Fondazione Maugeri, è l'ex sindaco Carmelo Pace ad irrompere nel dibattito in atto sul futuro dell'ospedale. Si dice fiducioso, l'ex sindaco, che l'assessore Razza manterrà gli impegni assunti nei mesi scorsi con tutti i sindaci del territorio. Carmelo Pace ripercorre le tappe che hanno portato alla individuazione del Fratelli Parlapiano come covid hospital, ricordando come la scorsa primavera, nel bel mezzo della pandemia e in piena emergenza sanitaria, l’assessore Razza in una riunione d'urgenza in videoconferenza comunicò che con provvedimento dell’assessore alla salute la Regione in un primo momento aveva deciso di identificare come ospedali COVID quelli di Agrigento e Sciacca. Poi, ricorda ancora Carmelo Pace, a seguito delle prime polemiche e proteste scattate nelle realtà cittadine identificate come ospedali Covid (Agrigento e Sciacca), poiché è innegabile che nessuno voleva e nessuno vorrebbe fare del proprio ospedale sede di pazienti covid, l'assessore Razza fa un passo indietro e indica l’ospedale di Ribera come unico centro COVID della provincia. A questo punto Carmelo Pace ricorda di essere stato proprio lui a chiedere ed ottenere dall'assessore la garanzia della compatibilità dei reparti COVID con tutti gli attuali reparti attivi al Fratelli Parlapiano, a cominciare dalla Fondazione Maugeri, ed anzi rilanciò dicendo che l'ospedale di Ribera sarebbe stato potenziato con ulteriori reparti e servizi. Io sono stato testimone di tutto questo, prosegue nella sua nota Carmelo Pace il quale chiede all'assessore Razza di chiarire subito se l’ospedale di Ribera, con la trasformazione a centro COVID, continuerà ad avere i reparti attualmente in funzione e cioè pronto soccorso, Riabilitazione Neurologica, chirurgia, medicina; in caso contrario, cosa ne sarà del Fratelli Parlapiano quando finirà la pandemia ed infine, perché da giugno ad oggi non è stato fatto nulla per l’adeguamento dell'ospedale alle nuove esigenze con l’attivazione dei posti di terapia intensiva e sub intensiva. Sono certo, conclude l'ex sindaco, che l’assessore Razza manterrà gli impegni. Non può essere diversamente.