Dpcm che ha classificato la Sicilia come zona arancione. E' il giorno delle restrizioni, dunque. Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie sono chiusi, ma possono comunque continuare a svolgere consegne a domicilio, così come l’asporto, anche se solo fino alle 22. Regolarmente aperti i supermercati, le edicole, i tabacchi, i parrucchieri e i centri estetici. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, musei e mostre. Didattica a distanza per le scuole superiori. Didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e medie. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute da dichiarare con autorcertificazione. Stessa cosa per gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro che sono vietati. Il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza è sempre consentito.
La decisione del Premier Giuseppe Conte di classificare la Sicilia in zona arancione ha scatenato furiose polemiche politiche contro il governo regionale, accusato di aver fatto poco o nulla, negli ultimi 7 mesi, per potenziare i posti letto nei reparti e per aprire i cosiddetti Covid Hospital. Più che il numero dei contagi, infatti, sarebbe stato questo il reale motivo che ha portato il governo nazionale a mettere la Sicilia in fascia arancione: insomma, se i contagi in Sicilia dovessero esplodere in maniera esponenziale, il sistema sanitario regionale non sarebbe in grado di sostenerne il peso. E da più parti piovono accuse al vetriolo contro il Presidente Nello Musumeci e, soprattutto, contro l'assessore regionale alla sanità Ruggero Razza a cui il gruppo del Partito Democratico all'ARS e l'ex sindaco di Ribera Carmelo Pace chiedono di dimettersi. Il PD presenterà subito una mozione di censura all’Ars nei confronti di Razza per sfiduciarlo. Per il Pd “è sempre più evidente il deficit organizzativo nel sistema sanitario regionale: l’assessore Razza, così come il governo regionale, è rimasto con le mani in mano”. Ancora più duro l'ex sindaco di Ribera Carmelo Pace che ha seguito da vicino i ritardi sulla nascita del Covid Hospital al “Fratelli Parlapiano”: Razza chieda scusa e si dimetta – scrive sulla sua pagina facebook. 5 dei 21 Parametri che hanno portato alla zona arancione riguardano la capacità dei governi regionali di adeguare la struttura sanitaria sul territorio all’emergenza, potenziando il personale, il numero dei posti letto e le attività di tracciamento sul territorio. Ci dica l'assessore Razza cosa ha fatto, dalla primavera ad oggi, sul fronte di questi parametri. Il baratro economico che ricadrà sui ristoratori, sugli agricoltori, sui commercianti potrebbe intestarselo interamente l’assessorato da lui diretto. La cosa più dignitosa che oggi possa fare è: chiedere scusa ai siciliani e dimettersi immediatamente.