e di cui si è appreso nei mesi scorsi, rende al momento impraticabile la formalizzazione di 6 assunzioni per mobilità (provenienza da altri enti) che erano state programmate dall'amministrazione e da concretizzarsi prima della scadenza del Bilancio di previsione e subito dopo l'approvazione del Consuntivo da parte del consiglio comunale. Questione che, dunque, bisognava risolvere entro lo scorso 31 ottobre. Potrebbe essere stato questo il motivo che in qualche maniera può spiegare la fretta con la quale il commissario ad acta Enzo Abbinanti ha esercitato, già il 29 ottobre scorso, le funzioni di potere sostitutivo del consiglio dopo la bocciatura del Rendiconto riferito al 2019. Questione da cui è poi scaturita la sospensione del Consiglio comunale di Sciacca, con la prospettiva dello scioglimento che dovrà essere decretato dal presidente della Regione.
Ma se al momento sono costretti a rimanere alla finestra in attesa di potere prendere servizio le figure professionali già individuate a termini di bando (si tratta di due agenti di Polizia municipale, di due istruttori amministrativi e di due istruttori direttivi), non è per la bocciatura del Consuntivo, bensì per la condizione economico-finanziaria in cui si è venuto a trovare il comune di Sciacca e certificata dallo stesso direttore dei servizi finanziari Filippo Carlino lo scorso agosto. Vicenda scaturita, in particolare, dallo sforamento del parametro riguardante la sostenibilità del disavanzo a carico dell'esercizio 2019, risultato maggiore dell'1,20 per cento. Questione che, come è noto, attiva alcune conseguenze in materia di superiori controlli da parte del ministero dell'Interno sulla situazione contabile del comune oltre ad inevitabili adeguamenti tariffari. In questo quadro appare determinante la questione della richiesta da parte della Regione al comune di Sciacca di riavere indietro i 3,5 milioni di euro a suo tempo destinati alla casa albergo per anziani e dalla quale è scaturita la nota del dirigente di ragioneria di blocco della spesa e della conseguente notifica dello squilibrio di bilancio.
È una questione, quella della deficitarietà strutturale del comune, che è stata al centro di una delle ultime polemiche tra l'attuale amministrazione e la precedente, visto che Francesca Valenti aveva dichiarato come, tra il 2012 e il 2016, il comune di Sciacca aveva affidato taluni servizi senza copertura finanziaria, ottenendo la dura reazione dell'ex sindaco Fabrizio Di Paola, che ha parlato di "polemica gratuita", considerato che i debiti a cui ha fatto riferimento il sindaco (SIAE e bus navetta della ditta Aeternal) avevano un valore infinitesimale rispetto alla reale entità della questione. Ma polemica o non polemica, la deficitarietà strutturale del comune c'è, e fin quando non si troverà una soluzione le assunzioni rischiano di rimanere bloccate. E siamo in una fase in cui, aldilà delle responsabilità politiche, il comune di Sciacca rischia di non riuscire più a garantire la continuità dei servizi essenziali perché tra pensionamenti programmati e quelli derivanti dalla discussa “Quota 100”, il numero di dipendenti comunali si è sempre più ridotto al lumicino.