Purtroppo gli assembramenti giovanili, in assoluto spregio delle regole anti distanziamento, non sono una sorpresa per nessuno. Ci si domanda, dunque, che senso abbiano tutti i sacrifici imposti al tessuto economico (tra chiusure e coprifuoco) se, poi, ognuno continua a fare come gli pare. È anche limitativo protestare per l'assenza di controlli da parte delle forze dell'ordine, perché è del tutto evidente che interrotto l'assembramento allo Stazzone (magari da una pattuglia in servizio di controllo) nessuno può escludere che il predetto assembramento si svolga da qualche altra parte, magari al riparo da occhi indiscreti. Il problema è dunque assolutamente culturale.