Decisione assunta stamattina dal sindaco Valenti in attesa che l'Asp renda noto il reale andamento della curva epidemiologica in città. Questi tre giorni potrebbero servire a capire meglio quale sia la gravità della situazione. La stessa Francesca Valenti non esclude, infatti, che potrebbe ridimensionarsi l'allarme generato dai test rapidi di domenica scorsa. Lo rivelerebbero già i primi tamponi molecolari che hanno smentito l'esito di quelli rapidi. In ogni caso il primo cittadino chiarisce le ragioni per cui non ritiene di potere fare un'ordinanza di chiusura delle scuole. Tanto più che non condivide del tutto i timori dei genitori che in questi giorni preferiscono non mandare i figli a scuola. Al momento a Sciacca quasi tutti gli istituti scolastici (quelli autorizzati dall'ultimo DPCM a continuare a lavorare in presenza) si ritrovano con classi in isolamento (dove è stato necessario attivare la didattica a distanza) per contagi che hanno riguardato docenti o alunni. I protocolli sono chiari, e prevedono la sospensione delle attività per singola classe. Ciò non toglie, naturalmente, che le famiglie siano ugualmente preoccupate. Perché è evidente che se le scuole sono sicure, è fuori dalle scuole che i comportamenti singoli rischiano di sfuggire al controllo.