Sono stati affidati ancora una volta ad una circolare della Protezione Civile i chiarimenti dell'ordinanza di Musumeci dello scorso 19 novembre, quella che, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie, aveva disposto la chiusura di tutte le altre attività nei giorni festivi e la domenica, e che tante proteste ha generato nella giornata di ieri da parte di associazioni di categoria e titolari delle attività che avevano definito tale provvedimento immotivato ed irrazionale. La circolare di oggi precisa che “premesso che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre consente anche la ristorazione (bar, pasticcerie, ristoranti e pizzerie) con asporto fino alle ore 22, si conferma che anche nelle giornate festive e domenicali è autorizzata la predetta attività con divieto di consumazione e di assembramento sul posto o nelle adiacenze”. E ancora, si legge nella circolare, "nei giorni festivi e domenicali, limitatamente agli orari di apertura dei cimiteri, si deve ritenere consentita la vendita di piante e fiori solo in prossimità dei cimiteri stessi”. Insomma, giovedì 19 novembre viene disposta con ordinanza la chiusura di quasi tutte le attività che sarebbe entrata in vigore proprio a partire da questo fine settimana, due giorni dopo e cioè oggi una circolare spiega che invece per il settore della ristorazione tutto resta come prima e cioè che anche la domenica e nei festivi, così come avviene negli altri giorni della settimana, è consentita la vendita con asporto. Per tutte le altre attività, come negozi di abbigliamento o botteghe artigiane ma anche panifici e supermercati, cui la circolare non fa alcun riferimento, da domani e fino al 3 dicembre prossimo è pertanto prevista la chiusura la domenica e nei giorni festivi.