l'abbandono in cui versa il patrimonio termale e l'antico stabilimento, come se non bastasse il degrado che insiste attorno alle pozze naturali di acqua sulfurea, lasciata disperdere, ci si mettono anche gli incivili a rendere impresentabile la contrada Muciare. Proprio di fronte al vecchio stabilimento chiuso da decenni e circondato dalle erbacce, è sorta nelle ultime settimane una discarica a cielo aperto, con rifiuti abbandonati sotto le campate del ponte sopra cui una volta passava la littorina. Le immagini girate stamattina dal nostro operatore sono esemplificative.
In quella zona vi si trova di tutto e di più: materiale edile, vernici, vestiti e scarpe vecchie, pneumatici, persino uno scaldabagno, passeggini rotti, oltre, si fa per dire, alla comune spazzatura, con rifiuti di plastica e umido. Immagini desolanti, duplice segno da un lato di mancanza di senso civico e dall'altro di scarsi controlli e sanzioni. Inutile dire che contrada Muciare, area sita alle porte della città, potrebbe e dovrebbe essere un fiore occhiello per Sciacca, per il suo avamposto termale, per le sue acque, per la sua archeologia ferroviaria, per le sue scale di collegamento con la città, per la sua fascia costiera, invece, da anni, da sempre, appare come la terra di nessuno, senza nessuna pulizia, senza alcun piano di recupero, un rudere di desolata bellezza che, come se tutto questo non bastasse, frotte di incivili riempiono di spazzatura di ogni genere e di cani abbandonati, rifiuti entrambi. L'auspicio è che quantomeno l'area in questione venga bonificata e che si eviti, in qualche modo, che questo fallimento e degrado possa ripetersi o aumentare ancora.