Impianto chiuso da oltre un anno e mezzo, con tutte le gravi conseguenze, in termini anche economici, legati alla necessità di fare riferimento ad altre discariche siciliane.
E’ stata la Sogeir Gestione Impianti a comunicare in mattinata di avere depositato gli elaborati del progetto di ampliamento della vasca già esistente, la V3 appunto, che permetterà di effettuare più agevolmente il processo di lavorazione dei rifiuti provenienti dalla selezione domestica e urbana. Tutto ciò, ha evidenziato Sogeir Impianti, eliminerà i disagi cui spesso sono stati sottoposti i cittadini per i mancati ritiri settimanali. L’ampliamento della discarica, con realizzazione del trattamento meccanico biologico, consentirà di portare nuovamente nell’impianto di contrada Saraceno Salinella i sovvalli, ossia quella parte di rifiuti che attualmente, invece, vengono conferiti a Gela, con un aggravio di costi che, alla fine, si riflette sulla Tari.
La riapertura della discarica di Sciacca, insomma, risolverebbe gran parte dei problemi che anche la scorsa estate hanno generato l’emergenza rifiuti in città. Adesso, la palla passa alla Regione ma realisticamente la discarica di Sciacca potrebbe essere riaperte nel giro di sei mesi. Il condizionale è d’obbligo visto quello che è successo in questi anni e che pure ha determinato il venir meno di un impianto pubblico, uno dei pochi della Sicilia, qual è la discarica di Sciacca, al servizio dei comuni dell’ex Ato. Peraltroi fondi necessari, poco più di un milione di euro, sono da tempo disponibili. Si potrebbe, insomma, arrivare all’estate del 2021 in una condizione diversa, rispetto al disastro della scorsa estate.