siciliana. E' quanto arriverà dall'Unione Europea durante i prossimi due anni, 2021 e 2022. Il Piano di Sviluppo Rurale, infatti, rivolto alla Regione Siciliana, è stato esteso al 2022, invece che chiudersi al 2020, questo anche per sostenere il settore duramente colpito a livello economico per il perdurarsi dell'emergenza sanitaria da covid -19. Nel dettaglio, da Bruxelles, giungeranno 330 milioni di euro per il 2021 e altrettanti per il 2022. Ad annunciare le nuove misure il Presidente Nello Musumeci che afferma: “si tratta di somme che ci consentono di potere intervenire per portare a esaurimento le graduatorie di alcuni bandi, a cui numerosi agricoltori avevano partecipato».
All'incontro, in web conference con i vertici UE, erano presenti anche l'assessore regionale all'Agricoltura Edy Bandiera e il dirigente generale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta. Diversi gli interventi in cantiere grazie al prorogarsi del PSR. 50 milioni di euro andranno all'imprenditoria giovanile in agricoltura suddivisi a 250 aziende, 25 milioni per contrastare il virus della tristeza sugli agrumi, 70 milioni saranno destinati alla viabilità rurale che permetteranno di intervenire su circa 100 strade, 50 milioni di euro a 300 aziende per nuovi investimenti, 80 milioni per 2924 aziende che vorranno dedicarsi a metodi di agricoltura più sostenibile, altri 20 milioni destinati alla zootecnica, 20 anche specifici per l'area dei Nebrodi e, infine, 15 milioni di euro destinati al settore e alla filiera florovivaistica.
Le procedure tecniche saranno definite già entro questo mese. «Il nuovo Piano di sviluppo rurale privilegerà il rispetto dell'ambiente, natura e sostenibilità - ha spiegato Cartabellotta - e avremo questo orizzonte». «In termini di spesa comunitaria - ha aggiunto l'assessore Bandiera - siamo arrivati a superare il miliardo di euro complessivi. Molti bandi sono stati già ultimati con i pagamenti conclusi. Un risultato non affatto scontato visto il pregresso. In questi due anni abbiamo superato gli obiettivi di spesa e siamo al lavoro per farlo anche adesso, nonostante il blocco del Covid».