e a tutti i sindaci della provincia di Agrigento una nota di chiarimento per una corretta interpretazione della norma del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre sull’attività di ristorazione con asporto. La questione affrontata riguarda, in particolare, il divieto di consumazione nelle adiacenze del locale e il rispetto di un’eventuale precisa distanza. La nota della Prefettura specifica testualmente che la vendita per asporto concreta una fattispecie che determina sempre l’allontanamento dal locale presso il quale è stato effettuato l’acquisto, essendo vietata la consumazione di cibi e bevande sul posto. In più, l’esercente, oltre a fare rispettare il distanziamento interpersonale, dovrà avere cura di avvisare la clientela di tale obbligo. Riguardo alla sfera del cliente, quest’ultimo avrà a suo carico anche l’obbligo di rispettare il divieto di assembramento, indipendentemente dalla distanza rispetto all’esercizio pubblico, atteso che la disposizione in esame risponde alla finalità di contenimento dei fenomeni aggregativi.