il celere decreto di scioglimento del consiglio comunale adottato dal Presidente della Regione Sicilia, emesso sulla base di una norma che, naturalmente , non condividiamo". Comincia così il documento diramato oggi dagli esponenti di centrodestra Milioti , Bono, Monte, Bentivegna, Santangelo, Cognata, Caracappa e Maglienti. I quali ribadiscono la critica ad una norma che "non permette al consigliere comunale di esprimere liberamente e democraticamente la sua disapprovazione su atti non meritevoli di avallo, nel rispetto dei principi della coerenza, a prescindere da qualsiasi giudizio qualunquista o di chi, il giorno dopo, sa sempre cosa deve fare l’altro".
Fanno notare, i consiglieri, che "chi amministra deve necessariamente avere una sua maggioranza e non può certo pensare che un consigliere di opposizione debba necessariamente votare a favore pena la decadenza. Non ci saremmo sentiti a posto con la nostra coscienza a lasciare l’aula per permettere l’approvazione di un atto che per noi andava bocciato".
"Noi - fanno notare - abbiamo scelto di essere coerenti e leali con i cittadini. Bastava abbandonare l’aula per tenersi la poltrona, ma non lo abbiamo fatto, per il resto ci penserà sicuramente la giustizia amministrativa".
Ancora, Milioti , Bono, Monte, Bentivegna, Santangelo, Cognata, Caracappa e Maglienti rivendicano di avere svolto il loro compito di consiglieri comunali di opposizione senza mai risparmiarsi su ogni problematica fosse stata portata alla loro attenzione da parte dei cittadini, ponendo grande attenzione in favore dei comparti della nostra città, cercando sempre di essere da pungolo nei confronti di una amministrazione definita "inconcludente e sorda".
Il sindaco viene accusato di essere senza idee e senza rispetto politico nei confronti di chi ha permesso la sua elezione che, incurante del giudizio popolare, continua a portare avanti un mandato con la maggior parte di persone nominate e non elette e quindi politicamente delegittimata, a meno che non abbia il coraggio di rimettere il suo mandato agli elettori ripresentandosi con la stessa squadra di oggi. Tutto ciò dovrebbe far riflettere attentamente anche i leader politici del suo partito.
Il centrodestra fa notare che non saranno né i decreti, né le sospensive che fermeranno l'azione politica. "Continueremo - dicono Milioti , Bono, Monte, Bentivegna, Santangelo, Cognata, Caracappa e Maglienti - a raccogliere le istanze dei cittadini e vigileremo sull’operato dell’amministrazione Valenti.