per legge il 30 giugno, ma l'amministrazione Valenti l'ha trasmesso al consiglio comunale solo il 14 agosto.
È quanto fa rilevare oggi in una valutazione sulla situazione politica a Sciacca il presidente del Centro Studi “Alcide De Gasperi” Stefano Scaduto, per il quale la sanzione prevista dalla legge dello scioglimento del Consiglio comunale priva la città di Sciacca dell’organo politico di indirizzo e di controllo sull’operato del Sindaco e della Giunta, che invece resteranno in carica fino alla scadenza del mandato, salvo improbabili dimissioni da parte del Sindaco.
La conseguenza di quanto accaduto è quella che Scaduto definisce la tranquillità politica di sindaco e giunta, che potranno amministrare senza contraddittorio politico istituzionale e senza il controllo istituzionale del Consiglio comunale. In un certo senso, il Sindaco e la Giunta potranno fare da qui in avanti quello che vogliono, senza però poter più accampare per i prossimi 17 mesi l’alibi di presunti freni ed impedimenti provenienti dai loro oppositori consiliari.
Ad uscire sconfitti da questa vicenda, secondo il centro studi De Gasperi, sono il principio di rappresentanza democratica della città ed il bisogno dei cittadini di Sciacca di vedere risolti i problemi della città con una politica costruttiva da parte di tutti i soggetti politici.