nelle case di villeggiature per dare meno nell’occhio. Gli escamatoge per aggirare il coprifuoco e non rinunciare alla serata in compagnia rischiano di essere vanificati dai controlli serrati che sono già scattati anche in Sicilia e che saranno ulteriormente intensificati nelle prossime settimane. E così, dopo Siculiana dove sono stati multati i 42 partecipanti ad una festa di compleanno, analoga sorte è toccata ad altri 13 giovani di Alcamo che in una villetta a mare si erano ritrovati per fare festa, incuranti delle norme anti covid, ma alla fine si sono visti comminare una multa di 400 euro a testa.
Casi che fanno discutere, ancorchè scaturiti dalla segnalazione di un vicino, piuttosto che dalla pubblicazione sui social di foto e video della festa incriminata, in relazione al fatto che lo stesso premier Conte nell’illustrare il nuovo DPCM ha sottolineato come in un sistema liberal democratico non si possa certo entrare nelle case delle persone per cui quella di non ricevere in casa persone non conviventi o fare festa con amici è soltanto una raccomandazione. C’è però la regola del coprifuoco e l’obbligo di rientrare entro le 22 nella propria abitazione. E il mancato rispetto è motivo di sanzione. Sta di fatto che si susseguono le multe per ritrovi e feste private che rischiano di diventare sempre più frequenti nelle prossime settimane. E’ già partita, infatti, la campagna di controlli serrati per tutto il periodo delle festività, con il Viminale che ha inviato ai prefetti le linee guida per la repressione di tutti i comportamenti non rispettosi delle norme contenute nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Una operazione che, oltre alle forze dell’ordine presenti nel territorio, impegnerà anche 70 mila militari in posti di blocco e controlli soprattutto su strade, porti e aeroporti. Dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno infatti vietati gli spostamenti tra regioni, fatta eccezione per il rientro al proprio domicilio o per le situazioni di lavoro, salute o necessità che dovranno però essere attestate con autocertificazione. Le giornate da bollino rosso con controlli mirati lungo le strade saranno poi quelle di Natale, Santo Stefano e Capodanno per il divieto di spostamento anche tra comuni. Il timore è che gli spostamenti si concentrino nelle giornate antecedenti al 21 dicembre e, infatti, in Sicilia il presidente della Regione Nello Musumeci sta predisponendo una ordinanza per quello che teme possa essere un nuovo esodo verso il sud, dopo quello della scorsa primavera. Si parla dunque dell’ipotesi di un tampone da rendere obbligatorio per chi rientra nell’isola e la registrazione suol portale della Regione per consentire il tracciamento. Un sopralluogo è già stato avviato nei due aeroporti principali, Palermo e Catania, dove dovrebbero essere allestite le postazioni dove sottopporre a tampone i viaggiatori in arrivo nell’isola.
Intanto, in tema di controlli, la prefettura di Agrigento ha evidenziato che sono state controllate nel fine settimana 1.207 persone ed elevate 9 multe, 399 le verifiche effettuate nelle attività commerciali, con una sola sanzione elevata. Le forze dell’ordine hanno operato nell’intero territorio della provincia di Agrigento.