Obiettivo: contenere la diffusione del virus in previsione dei tanti arrivi che si registreranno nell’isola nelle prossime settimane. L’ordinanza prevede, infatti, l’obbligo della registrazione sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it , ma anche l’essere in possesso dell'esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle ultime 48 ore. Sono esclusi i pendolari e coloro che si siano allontanati dall'Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni. Chi arriva in Sicilia e non ha già effettuato il tampone avrà comunque diverse opzioni: può recarsi presso un drive-in appositamente dedicato per sottoporsi al test rapido (saranno allestititi negli aeroporti) oppure andare a effettuare il tampone a proprie spese presso un laboratorio autorizzato. In caso di esito positivo, si seguono le procedure previste per i soggetti Covid-19 positivi, con ripetizione del tampone molecolare e presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale.
Chi non segue nessuna di queste procedure, come ultima ipotesi, ha l'obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta oppure all’Asp di competenza.
La nuova ordinanza del Presidente della Regione prevede anche ulteriori misure limitative e finalizzate alla verifica del rispetto delle misure contenitive del contagio da Covid-19. Durante l'orario di apertura degli esercizi pubblici, con particolare riferimento al settore commerciale, fermo restando l'obbligo di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro, il ricambio d'aria nonché la ventilazione dei locali, i titolari degli esercizi sono tenuti a comunicare all'Asp il numero massimo dei clienti ospitabili, esponendo il cartello con tale limitazione all'esterno del locale. I Centri commerciali dovranno munirsi di strumenti "contapersone" agli ingressi, limitando e scaglionando gli accessi dei clienti.
I titolari di ristoranti e pizzerie, invece, hanno l'obbligo di conservare l'elenco dei clienti serviti ai tavoli per un periodo di almeno due settimane.
L’ordinanza, infine, chiama in causa i sindaci dell’isola. Potranno consentire agli esercizi pubblici l'orario continuato e adottare, altresì, misure limitative di accesso alle aree comunali (come zone pedonali e luoghi pubblici di aggregazione) per evitare assembramenti e stazionamenti prolungati, anche mediante l'utilizzo di transenne. Per questi compiti potranno attivare anche personale delle associazioni di volontariato. L'ordinanza del governatore Musumeci prevede anche il coinvolgimento dei medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta, che supporteranno le Asp per tutta la durata del periodo emergenziale, nella gestione dei pazienti positivi o sospetti tali, effettuando i tamponi rapidi