per fare il punto della situazione riguardante i conguagli del 2018 delle bollette di Girgenti Acque, sotto gestione commissariale a seguito della notissima interdittiva antimafia inflitta alla vecchia amministrazione della società idrica. Una matassa difficile da sbrogliare, e per diverse ragioni. I commissari Venuti e Dell'Aira da tempo evidenziano come sia economicamente complicato gestire gli impianti in una situazione economica in condizione fallimentare. I commissari sono di nomina prefettizia, e l'esponente del governo è un po' una specie di “controparte” dell'Ati rispetto ad una gestione di un servizio pubblico che ha anche rilievi economici. La questione in ogni caso fa discutere anche sul piano politico.
Secondo gli ex consiglieri comunali di Sciacca Bentivegna, Bono, Caracappa, Cognata, Deliberto, Maglienti, Milioti, Monte e Santangelo, i conguagli salatissimi nelle bollette che stanno giungendo nelle case degli utenti sono rivelatori di come, la costituzione della società consortile, non darà pace alla nostra città. Esponenti politici i quali oggi rivendicano di avere avuto ragione nell'avere manifestato dubbi in merito ad uno scenario che, già attraverso queste bollette (definite “un segnale eclatante”), dimostrano come i costi idrici probabilmente aumenteranno a dismisura. “Bollette salatissime – dicono dall'opposizione alla Valenti – con cifre esorbitanti che devono essere saldate dai contribuenti in un momento storico di massima difficoltà”. La presidente dell'ATI Francesca Valenti, sindaco di Sciacca (definita “sola al comando”), viene apertamente accusata di avere tentato di nascondere la realtà dei fatti dietro la solita ricerca di un capro espiatorio. E così, Bentivegna, Bono, Caracappa, Cognata, Deliberto, Maglienti, Milioti, Monte e Santangelo parlano di “servizio pessimo e di bollette roventi che giungono in una pandemia in corso, con riflessi devastanti per la nostra economia locale”. Un panorama che, secondo l'opposizione politica, è tutt’altro che caratterizzato dall’armonia e dalla magia del Natale. Tanto più che Francesca Valenti viene accusata di avere commentato i fatti attraverso quelle che l'opposizione considera “flebili dichiarazioni piuttosto inconsistenti, che anziché rassicurare i cittadini lasciano presagire un futuro più nero che bianco, in barba alla non condivisione delle tariffe e del relativo temibile piano finanziario che la discussa adesione alla società consortile dovrà richiedere, in una città costellata da centinaia di perdite idriche e da una rete fognaria colabrodo”. Prima cittadina che viene invitata a tutelare i cittadini dicendo chiaramente come stanno le cose. E così, mentre ironizzano trasformando l'augurio del “Buon Natale” in un funesto “Buon conguaglio”, Bentivegna, Bono, Caracappa, Cognata, Deliberto, Maglienti, Milioti, Monte e Santangelo ricordano che la loro assenza dall'aula Falcone Borsellino non li ha privati né della vista per osservare le mancanze di chi amministra, né dell’udito per ascoltare, giornalmente, le lamentele di chi si assiste, inerme, alla prosecuzione di una amministrazione definita “fantasma”, che pur di detenere lo scettro del comando non si relaziona più con nessuno, probabilmente – secondo il centrodestra - neanche con la propria ex maggioranza relegata al silenzio obbligato.