Così l'assessore regionale all'istruzione Roberto Lagalla commenta gli ultimi dati divulgati dall'Ufficio scolastico regionale. L'incidenza degli studenti attualmente positivi al Covid-19 nelle scuole dell'infanzia, rispetto al totale degli alunni, è dello 0,12 per cento; nelle scuole elementari è dello 0,32 per cento e nelle medie dello 0,47 per cento. I dati, riferiti a 562 scuole siciliane e quindi al 96 per cento degli istituti scolastici, mostrano un costante decremento dei valori percentuali; se, infatti, il 19 novembre l'incidenza di alunni positivi era pari allo 0,46, l'11 dicembre è scesa allo 0,32. Si tratta di un dato incoraggiante considerando che questi istituti scolastici hanno svolto regolare attività didattica in presenza. In particolare, nel confronto più recente tra le ultime due settimane, dal 2 dicembre a oggi, emerge che i positivi nelle scuole dell'infanzia mostrano una riduzione del 34 per cento, mentre il valore nelle elementari e medie scende del 20 per cento . «La situazione epidemiologica, aggiornata allo scorso 11 dicembre - prosegue Lagalla - è decisamente confortante perché segna un graduale e costante miglioramento. Il risultato si legge anche come esito dell'importante lavoro svolto dall'intera comunità scolastica che, ha operato nella più rigorosa osservanza delle direttive regionali e nazionali per il contenimento della diffusione virale. È, infine, degli ultimi giorni, il finanziamento regionale di 18 milioni di euro alle scuole per interventi di edilizia leggera, finalizzati all'ulteriore adeguamento delle aule, affinché possano essere garantite le norme di sicurezza anti-Covid». «Non siamo ancora fuori dalla pandemia, conclude Lagalla, ma i dati ci dicono che si è lavorato nella giusta direzione e ci inducono ad essere cautamente ottimisti, mantenendo alta l'attenzione e promuovendo l'uso corretto e consapevole dei dispositivi di sicurezza». Ma il dibattito sulla riapertura delle scuole dopo le festività è tuttora aperto. Non tutti sono per il rientro a scuola a gennaio. Sono già duemila, in pochi giorni, le persone che hanno firmato la petizione on-line per proseguire con la didattica a distanza nelle scuole superiori anche dopo il 7 gennaio al fine di prevenire o attenuare una terza ondata di contagi. Molte le adesioni anche dalla Sicilia. A promuovere l’iniziativa è l’Unsic, organizzazione sindacale che segue la tematica dall’inizio dell’anno scolastico. “Non è nostra intenzione entrare nella sterile contrapposizione tra Dad e scuola in presenza – spiegano dall’Ufficio comunicazione dell’Unsic. “Riteniamo unicamente che in una situazione di reale emergenza, con centinaia di morti ogni giorno, sia preferibile con pragmatismo mettere da parte ogni motivazione ideologica e utilizzare le nuove tecnologie finché vaccini e cure con gli anticorpi monoclonali, previsti a marzo, non cambino gli scenari.