sono stati al centro delle più recenti audizioni operate dalla commissione parlamentare sulle Ecomafie, organismo bicamerale che indaga sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali. Nelle scorse ore sono stati sentiti in videoconferenza i procuratori della Repubblica di Termini Imerese e Sciacca, territori sui quali si è concentrata l'attenzione dei commissari. E se Ambrogio Cartosio, capo della procura termitana, ha evidenziato che la sensazione sulla frequenza e la gravità dei reati ambientali sia più estesa dei 28 episodi accertati negli ultimi tre anni, Roberta Buzzolani ha riferito che sul territorio grande attenzione è stata dedicata alla vicenda giudiziaria di Girgenti Acque (si può sicuramente ricordare l'inchiesta sulle bollette che contenevano i canoni di depurazione anche per utenti che non erano collegati con l'impianto di contrada Bellante). Ma le indagini - ha fatto sapere la dottoressa Buzzolani - si sono concentrate anche su oleifici e conservifici che non hanno depuratori o che hanno impianti male utilizzati che fanno finire i reflui in torrenti o al suolo. In tale direzione sono stati disposti diversi sequestri.