Quello del personale ex Girgenti Acque e che in futuro passerà alle dipendenze della Società Consortile che dovrà gestire il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento è già esploso. Su 305 attuali dipendenti il piano d’ambito che è stato elaborato da esperti su incarico dell’Ati prevede che siano invece 203. Si prospettano, dunque, licenziamenti con i sindacati che insorgono sostenendo che non è questo il fabbisogno certificato dagli stessi commissari prefettizi che gestiscono il servizio e che avevano stimato in 360 le unità necessarie a garantire il servizio idrico.
Alfonso Buscemi, segretario provinciale della CGIL sostiene che sta prevalendo l’interesse al risparmio sulla pelle dei lavoratori e sull’efficienza stessa del servizio.
Sindacati che annunciano proteste già a partire da lunedì prossimo se non sarà aperto un tavolo di confronto al più presto. Già ieri hanno inoltrato la richiesta al presidente dell’Ati Francesca Valenti e al prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa.