nel corso di una intervista al nostro telegiornale. I lavoratori ex Girgenti Acque sono pronti alla protesta
e a qualsiasi iniziativa per contestare il piano d’ambito dell’Ati che prevederebbe circa 100 licenziamenti con la futura gestione del servizio idrico integrato in provincia da parte della Società Consortile. E gli effetti dello stato di agitazione del personale rischiano di avere ripercussioni sul servizio idrico già a partire da lunedì prossimo. E’ stata, infatti, indetta una assemblea sindacale per le prime quattro ore lavorative e la Gestione Commissariale del Servizio ha già avvisato l’utenza che potranno esserci rallentamenti nelle prestazioni.
Una vicenda, quella del personale ex Girgenti Acque, che potrebbe generare ben altri disservizi nelle prossime settimane. Il piano d’ambito elaborato da esperti, su richiesta dell’Ati, prevede l’impiego di 203 unità lavorative, rispetto ai 305 attuali, ma i sindacati sostengono che, secondo una stima dei commissari prefettizi che attualmente gestiscono il servizio idrico, il fabbisogno sarebbe di 360 lavoratori. Si prospetta, dunque, una battaglia sindacale nella delicata fase di passaggio di gestione alla Società Consortile. Intanto, rimane in primo piano anche la vicenda dei conguagli tariffari, con Cittadinanzattiva di Agrigento che prende atto favorevolmente della presa di posizione di tante altre associazioni agrigentine e delle decisioni, ossia la sospensione, venuta fuori dopo l’audizione in commissione territorio e ambiente dell’ARS e le iniziative assunte dall’Ati. Cittadinanzattiva ritiene che adesso occorre un confronto con l’Assemblea Territoriale Idrica che porti alla soppressione dei conguagli degli anni passati