con l’attivazione delle attrezzature necessarie, dovrebbero concludersi entro la prima quindicina del mese di gennaio. Il condizionale è ormai d’obbligo, visti i continui slittamenti, e ad utilizzarlo è lo stesso commissario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia in una nota di risposta ad apposite sollecitazioni pervenute da Cittadinanzattiva di Agrigento. L’associazione presieduta da Pippo Spataro aveva evidenziato come si siano succeduti in questi mesi annunci e dichiarazioni sull’attivazione dei posti letto Covid al Fratelli Parlapiano, smentiti dalla realtà.
Il commissario dell’Asp ha risposto evidenziando che la ristrutturazione e l’adeguamento dell’immobile, nonché l’acquisizione delle apparecchiature hanno effettivamente richiesto tempi più lunghi rispetto a quelli preventivati, precisando poi che tutte le procedure amministrative sono in capo al soggetto attuatore nominato dal Presidente della Regione e non sono da lui gestite direttamente.
Insomma, è il solito problema dei tempi dell’amministrazione pubblica e non rimane che attendere ancora, si spera solo fino a metà del prossimo mese.
Fortunatamente i numeri dei ricoveri non sono tali, ad oggi, da aver generato seri problemi. Secondo l’ultimo bollettino, quello diffuso ieri sera dall’Azienda Sanitaria Provinciale, su 626 attuali positivi in provincia, 29 sono i soggetti ricoverati. 19 all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, 2 dei quali in terapia intensiva,4 all’ospedale di Sciacca in degenza ordinaria e 1 al Sant’Elia di Caltanissetta. Gli altri 5 sono ospiti dei Covid Hotel.
I nuovi contagi sono stati 36, 47 i guariti e nessun deceduto. E’ sempre Canicattì il comune agrigentino che registra il maggior numero di casi, sono 104, seguito da Agrigento con 65 e Sciacca che conta 60 attuali positivi. Sempre secondo l’ASP di Agrigento, 48 sono i casi a Ribera, 6 a Santa Margherita Belice e 1 caso rispettivamente a Menfi e Sambuca di Sicilia.
I soggetti complessivamente contagiati in provincia sono 3.443, di questi 2.713 sono guariti e 104 deceduti.