aveva disposto di anticipare in Sicilia l’avvio dei saldi invernali non poteva sapere, ovviamente, che il 2 gennaio l’isola, come il resto d’Italia, si sarebbe trovata in “zona rossa”. Impossibile avviare l’attesa stagione dei saldi sabato prossimo perché i negozi, fatte poche eccezioni, saranno ancora chiusi in virtù delle restrizioni imposte dal governo nazionale per il periodo delle festività natalizie. Non a caso, proprio in queste ore, alcune organizzazioni di categoria hanno chiesto al governo regionale di posticipare l’avvio dei saldi al 7 gennaio, primo giorno in cui cesseranno i provvedimenti in vigore dal 24 dicembre scorso. In teoria c’è una finestra utile per gli acquisti e, dunque, per l’inizio dei saldi. E’ quella di lunedì 4 gennaio, giorno in cui ci ritroveremo in zona arancione, per poi tornare il 5 e 6 in zona rossa. E’ chiaro che stiamo parlando di avvio ufficiale perché nella realtà già diversi commercianti stanno praticando sconti per venire incontro alle esigenze di chi acquista, ma anche per iniziare a svuotare i magazzini viste le vendite disastrose di questa prima parte di stagione. Peraltro la stessa Regione aveva previsto la possibilità di effettuare vendite promozionali fino al 31 dicembre. Neanche a ridosso del Natale, però, le vendite sono state paragonabili a quelle degli anni passati. Lo conferma al nostro telegiornale il responsabile saccense della Confcommercio Giuseppe Caruana.
Adesso si spera nella stagione dei saldi invernali per consentire al comparto un minimo di ripresa, ma con tutte le incognite legate alla diffusione del virus. Dal 7 gennaio non ci sarà il liberi tutti, ma il ritorno alla classificazione in zona gialla, arancione o rossa, su base regionale. Per decreto i saldi in Sicilia dovrebbero durare 60 giorni, ma l’apertura delle attività sarà legata ancora all’andamento del Coronavirus.