al centro ieri di una presa di posizione di nove ex consiglieri comunali per i quali la determina del sindaco Francesca Valenti conteneva profili di illegittimità. La reazione del sindaco alle dichiarazioni di Bono, Milioti, Maglienti, Bentivegna, Cognata, Monte, Caracappa, Santangelo e Mandracchia è piuttosto forte. Nella veemenza di fare del male, hanno perso l'occasione di tacere per evitare di palesare la loro "ignorantia", ha scritto Francesca Valenti . Provo a comprendere il disagio politico e la mancanza di competenza giuridica, ha aggiunto, ma tutto ciò non può legittimare un attacco che è solo ed esclusivamente personale. Insomma, ritiene che non si tratti di ordinaria o straordinaria contrapposizione politica, ma di accuse che mirano unicamente a gettare fango e distruggere la sua credibilità accademica e professionale. E a tutto ciò ha reagito sostenendo che più volte, alcuni degli ex consiglieri hanno dimostrato di percepire il diritto e l'ordinamento giuridico come sovrastrutture "adattabili" alle situazioni. Certamente sconosco molte cose e molte norme, ha poi aggiunto ma in relazione alla nomina del nuovo dirigente i supposti profili di illegittimità non hanno alcun solido fondamento. Nel merito della questione, il sindaco dichiara che non è vero che il contratto non possa avere durata superiore al suo mandato elettivo in quanto la norma richiamata dagli ex consiglieri è stata superata da altro pronunciamento. Non è neanche vero, ha aggiunto, che l'ente locale non può assumere se si trova in situazioni strutturalmente deficitarie in quanto è possibile procedere alle assunzioni con autorizzazione dell'apposita Commissione Ministeriale. Autorizzazione che è stata chiesta e ottenuta. Si informino meglio la prossima volta, conclude Francesca Valenti, prima di lanciare accuse false e diffamatorie al solo scopo di "abbattere il nemico".